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Roma, appalti G8, confiscato l’impero di Balducci: ville e terreni per 9 milioni di euro

By admin

April 05, 2017

05/04/2017 – È suonata presto la sveglia all’ex provveditore alle opere pubbliche del Lazio ed ex presidente del Consiglio lavori pubblici, Angelo Balducci. La notizia che lo ha tirato giù dal letto è la confisca di beni da 9 milioni di euro fatta questa mattina dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma. Il provvedimento giunge a conclusione di un lungo iter giudiziario – conclusosi con la pronuncia della Corte di Cassazione del 24 febbraio 2017 – scaturito da laboriose indagini coordinate dalla Procura di Roma.

Nell’ambito dell’inchiesta Grandi Eventi sui lavori riguardanti il Vertice del G8 de La Maddalena (poi tenutosi a L’Aquila), i Mondiali di nuoto di Roma del 2009 e le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, hanno scoperto l’esistenza di illeciti rapporti d’affari tra Balducci e note imprese romane vincitrici di gare pubbliche per oltre 300 milioni di euro.

Nello specifico, è emerso che, a fronte dell’illecita assegnazione delle commesse pubbliche, le imprese appaltatrici avevano veicolato ingenti flussi finanziari, anche attraverso società interposte, verso una società cinematografica – direttamente riconducibile al proposto – che si occupava della produzione di film il cui attore principale era il figlio di Angelo Balducci, Lorenzo. Allo stesso modo, i finanzieri hanno dimostrato che le predette imprese edili avevano finanziato l’acquisto o ristrutturazione di svariati immobili di pregio a favore del nucleo familiare dell’ex gentiluomo pontificio Balducci.

Tali illeciti proventi consentivano al protagonista della vicenda di accumulare un notevolissimo patrimonio, risultato, al termine di ulteriori complesse indagini economico-finanziarie, nettamente sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati. I risultati dei citati approfondimenti investigativi sono stati quindi partecipati dalla Procura di Roma al Tribunale di Roma – Sezione per l’applicazione delle Misure di Prevenzione, il quale, condividendo in toto l’impianto accusatorio e ritenendo Angelo Balducci soggetto «socialmente pericoloso» in quanto dedito a reiterate condotte corruttive, ha disposto il sequestro finalizzato alla successiva confisca di beni mobili, immobili, quote societarie e disponibilità finanziarie detenute anche all’estero.

Sulla pericolosità sociale del Balducci, i giudici del Tribunale di Roma hanno evidenziato che «… alla luce degli oggettivi accertamenti acquisiti nei vari procedimenti penali instaurati a suo carico, risulta avere pervicacemente approfittato delle proprie funzioni apicali in seno alle amministrazioni, titolari di enormi poteri di spesa in ordine all’assegnazione di appalti pubblici, per procedere in modo sistematico e sfrontato all’arricchimento proprio, dei familiari e dei complici con i quali abitualmente operava; [..] si deve rilevare che le dichiarazioni difensive del Balducci sono sfacciatamente false e smentite obiettivamente dalle fonti di prova acquisite nei processi penali a suo carico, a conferma della pericolosità del proposto e della totale assenza di qualunque resipiscenza…».

L’odierno provvedimento di confisca riguarda: 27 unità immobiliari tra ville, appartamenti di pregio e terreni siti nei comuni di Roma, San Giorgio di Pesaro (PU), Montepulciano (SI) e Sappada (BL); 2 autoveicoli e 1 motoveicolo; rapporti bancari e titoli obbligazionari; quote societarie; disponibilità finanziarie per oltre 3 milioni di euro detenute in Lussemburgo per il tramite di una società fiduciaria, per un valore complessivo di stima di circa 9 milioni di euro. FONTE

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