Ambiente e salute

Il Giudice che voleva Armarsi per difendere la sua famiglia, ora subirà queste gravi conseguenze

By admin

April 08, 2017

08/04/2017 – Vi ricorderete sicuramente del giudice armato che aveva pronunciato parole dure contro i soprusi dei rapinatori di qualsiasi razza con quese affermazioni: “Lo Stato non c’è più, darei la pistola pure a mia figlia” Si chiama Angelo Mascolo. Questo perché una sera il giudice era stato seguito da un’auto, di probabili malviventi, a tutta velocità, temendo fortemente per la sua vita.

Si aggrava al Consiglio superiore della magistratura la posizione del giudice di Treviso Angelo Mascolo che ha annunciato pubblicamente la sua intenzione di girare armato, di fronte a uno Stato che “non è più in condizioni di garantire la sicurezza dei cittadini, anzi semplicemente non c’è più”.

La Prima Commissione, presieduta dal laico del Pd Giuseppe Fanfani (vice presidente è il togato di Unicost Luca Palamara), ha aperto la procedura di trasferimento d’ufficio per incompatibilità e ha disposto non solo la sua convocazione, perché si possa difendere, ma anche quella del presidente del tribunale Aurelio Gatto e del prefetto di Treviso Laura Lega. Le audizioni di Gatto e Treviso sono state fissate per la prossima settimana. La data dell’interrogatorio di Mascolo invece non sarebbe stata ancora decisa. Il caso nasce da una lettera inviata ad alcuni quotidiani veneti e poi in più interviste radiofoniche e televisive, ha sostenuto che lo Stato “non è più in condizioni di garantire la sicurezza dei cittadini, anzi semplicemente non c’è più. D’ora in poi faccio da me: quando esco di casa mi metto in tasca la pistola”.

Al magistrato di Treviso la Commissione contesta l’incompatibilità sia ambientale sia funzionale. Il che vuol dire che se all’esito della procedura i consiglieri ritenessero che Mascolo vada trasferito, dovrebbe lasciare non solo Treviso ma anche il suo ruolo di giudice. E il magistrato ha la facoltà di farsi assistere da un difensore, che può essere anche un altro giudice o un avvocato.

In questi giorni Mascolo ha confermato quanto scritto in diverse interviste. L’ultima a Domenica Live su Canale5. Opposte le reazioni provocate: il sostegno aperto della Lega, a cominciare dal suo leader Matteo Salvini e dal governatore del Veneto Luca Zaia; e la dissociazione netta prima della giunta locale dell’Associazione nazionale magistrati, poi dell’intero Comitato direttivo centrale del sindacato delle toghe. – FONTE