Ambiente e salute

Savona, il prefetto che chiedeva prostitute in cambio di permessi di soggiorno

By admin

April 12, 2017

12/04/2017 – Pioggia di accuse per il viceprefetto di Savona, Andrea Santonaso, che si sarebbe reso colpevole di corruzione, peculato, rivelazione di segreti d’ufficio e favoreggiamento della prostituzione e dell’immigrazione clandestina. Ma non finisce qui, come riporta Il Giornale, pare che il prefetto abbia accettato mazzette, favori, interventi di liposuzione, cene gratis e assunzioni nelle Coop. Uno scandalo sul quale indagano i magistrati della Questura e la Prefettura di Savona.

Chiara Venturi, il pm che ha dato il via all’inchiesta, ha portato alla custodia cautelare e all’arresto rispettivamente l’ispettore di polizia Roberto Tesio e il marocchino Adel Salah, punto di riferimento nella comunità dei migranti. Questi due sono stati il punto di partenza da cui si sono diramate le indagini. Poco dopo infatti altri quattro arresti: il viceprefetto già citato, il direttore amministrativo Carlo Della Vecchia, l’albanese Antonyel Dibra e Graziella di Salvo; questi ultimi due gestivano una casa di appuntamenti e un giro di prostitute con il consenso e la protezione di Santonaso.

In un fascicolo di 319 pagine redatto dagli investigatori sono stati ricostruiti tutti i favori richiesti dai funzionari statali, che in totale sono risultati 19. In cambio dei favori il viceprefetto snelliva alcune pratiche burocratiche tra cui permessi di soggiorno, rilascio di porto d’armi e passaporti; addirittura si è registrato un cambiamento di cognome in cambio di un intervento di liposuzione, oppure una carrozzeria nuova in cambio di qualche punto della patente. FONTE