Ambiente e salute

Venezuela, Maduro massacra il popolo ma il mondo resta in silenzio

By admin

April 24, 2017

24/04/2017 – In Venezuela è in atto un vero e proprio massacro da parte delle forze armate nei confronti di migliaia di cittadini scesi in strada per protestare contro il governo. L’opposizione, maggioritaria in parlamento da fine 2015, chiede a gran voce le dimissioni del presidente-dittatore Nicolas Maduro che però non ha alcuna intenzione di mollare la presa e non si fa problemi a sguinzagliare i suoi agenti armati contro la popolazione. Particolarmente temuti sono inoltre i cosiddetti collettivi armati, veri e propri gruppi di squadroni della morte che si aggirano per le vie del Paese con lo scopo di assaltare i manifestanti.

Contro la popolazione non vengono utilizzati soltanto proiettili di gomma e idranti, ma colpi di arma da fuoco, gas lacrimogeno ad altezza uomo, bombe e persino camionette che si scagliano contro i pedoni.

Del resto sono le testimonianze a parlare, ragazzi con maschere di sangue, con ferite di arma da fuoco e poi ci sono gli audio inviati da persone attaccate dai “colectivos”: “los colectivos nos estan atacando, entraron al conjunto residencial…estàn lanzando bombas”

In altri audio è chiaramente identificabile il rumore di armi da fuoco, mitra inclusi. L’obiettivo delle numerosissime marce partite da una trentina di differenti località di Caracas è il medesimo, raggiungere la Defensoria del Pueblo al centro della capitale, nella zona di avenida Mexico.

Strategicamente la risposta di Maduro è chiara, vuole evitare in tutti i modi che i manifestanti, sparsi in più zone della città, riescano a ricongiungersi e per fare ciò non esita a sguinzagliare agenti di polizia e i già citati “colectivos”, uomini a volto coperto a bordo di moto e autoveicoli non identificabili che spuntano ovunque vengano segnalate espressioni di dissenso nei confronti del regime di Maduro. Tra i colectivos segnalati ci sono il Tupamaros, il Frente Francisco de Miranda, Alexis Vive, La Piedrita e Ciudad Socialista Frente 5 de Marzo.

Un contatto venezuelano ha spiegato che i colectivos sono personaggi reclutati nei barrios poveri delle città, armati e utilizzati, in coordinamento con la Guardia Nacional, per aggredire, assaltare e minacciare non soltanto i manifestanti ma chiunque venga segnalato come dissidente o critico del governo. In più occasioni membri di tali cellule sono anche stati accusati di aver minacciato di morte e picchiato giornalisti e personaggi dello spettacolo che hanno osato criticare Chavez e Maduro.

Il Venezuela si trova oggi nel pieno di una gravissima crisi economica che ha portato a veri e propri razionamenti e a scarsità anche di generi di prima necessità. La popolazione è allo stremo ma il governo non sente ragione.

Nicolas Maduro, che a ottobre veniva ricevuto in Vaticano da Papa Francesco, non molla e nonostante i suoi siano in minoranza in Parlamento, continua ad accusare “servizi esteri” di pianificare un golpe nel Paese, chiedendo l’apertura di un’indagine per istigazione alla rivolta contro i poteri dello Stato nei confronti del leader dell’opposizione, Julio Borges. – FONTE

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