L’autore del commento sul sito di Grillo ha confessato sulla sua pagina Facebook. Dice di essere del Pd. Non attendo un attimo a chiedere scusa a Grillo per le affermazioni di una persona irresponsabile, benché io non abbia mai imputato a Grillo la responsabilità di quella minaccia. Semmai, e lo confermo, il fatto che il commento non sia stato cancellato per più di 48 ore. Ovviamente io ho letto il commento senza sapere di chi fosse e l’ho stigmatizzato.
Ma il senso delle mie parole, che sono sicuro Grillo abbia percepito esattamente per quello che volevano esprimere, andava oltre e non cambia. Quel commento è rimasto sul blog per almeno due giorni, associato alla nostra foto e alle parole di Grillo evidenziate in neretto: “devono essere fermati all’ingresso di Montecitorio”. Il senso della mia riflessione non cambia e sono sicuro che questa riflessione la farà anche Grillo. Roberto Giachetti
Ecco quanto riportato nella pagina del provocatore, limitandosi alle scuse:
- Siccome sono appena stato contattato e citato sul sito di Beppe Grillo per un commento chiaramente provocatorio sulla lista dei proscritti, ci tengo a precisare che innanzitutto sono quanto di più lontano possa essere asismilabile al movimento 5 stelle. Il mio invito era una provocazione in stile Beppe Griilo, e voleva far luce sulla gravità del gesto fatto dal medesimo, che ha messo in pericolo (secondo me) i deputati da lui proscritti. Chiunque mi conosce sa bene quali sono le mie posizioni, e per chiarire l’equivoco sono pronto a dirlo anche a reti unificate. L’on. Giachetti che gode della mia massima stima, ha sbagliato l’esempio, e siccome sono abituato a prendermi le mie responsabilità, mi scuso per averlo portato a fraintendere, scrivendo con leggerezza una frase che meritava più meditazione, ma che era una reazione di rabbia alla gogna mediatica che Grillo e Casaleggio stanno mettendo in scena.