Abruzzo

M5S, Toninelli mette in discussione il vincolo dei due mandati per i consiglieri comunali

By admin

May 04, 2017

04/05/2017 – Nessuno aveva mai osato dirlo in modo esplicito. Ora ci ha pensato Danilo Toninelli, l’esperto M5S dei cavilli, colui che entra nei meandri delle leggi, delle regole e che ha il polso del territorio: “Penso sia possibile rivedere il vincolo del secondo mandato elettivo. Ed è probabile – riporta Il Giornale – che, come facciamo sempre, la proposta venga votata dalla Rete”. Per i 5Stelle significa rivedere il principio cardine di tutta la loro ideologia. Principio che prevede l’impossibilità per i candidati pentastellati di restare in carica per più di due mandati, qualsiasi sia il mandato: consigliere comunale, regionale o deputato e senatore. Tuttavia l’abolizione del vincolo, per il momento, almeno come immagina Toninelli, riguarderebbe solo coloro che sono stati consiglieri comunali. In pratica verrebbe permesso loro, anche se hanno terminato due consiliature, di presentarsi in Parlamento. Deputati e senatori invece non potranno candidarsi una terza volta, potranno però ricoprire ruoli governativi, perché si tratta di incarichi ministeriali che avvengono su nomina e non per elezione diretta.

Le parole di Toninelli, destinate ad alimentare un dibattito già in corso all’interno del Movimento, partono da alcuni dati di fatto e da un problema di classe dirigente che M5S non può nascondere. Molti consiglieri comunali grillini, terminato il primo mandato, non vogliono candidarsi per la seconda volta alle amministrative della propria città poiché sarebbe la loro ultima possibilità di ricoprire una carica come rappresentate grillino. Pertanto rifiutano di presentarsi e preferiscono aspettare le ‘parlamentarie’, cioè la selezione pentastellata per un posto in lista alle politiche. Il problema si è già manifestato in occasione delle ultime ‘comunarie’, cioè della selezione per le candidature alle amministrative. Vieni fatto presente da alcuni deputati che sposano l’idea di Toninelli che, in questo modo, si perdono nei consigli comunali molte persone competenti “che hanno lavorato tanto in questi anni, con pochi soldi e poca visibilità in quello che in Italia è l’organismo più importante, cioè un consiglio comunale”. E poi ancora: “Far entrare in Parlamento un consigliere comunale, che ha concluso due mandati e che quindi è un attivista esperto, può essere utile quando noi invece ci metteremo da parte”. Sullo sfondo, oltre a un problema di classe dirigente, c’è comunque un dato molto poco grillino per certi versi: adesso questi consiglieri scalpitano per un posto in Parlamento e il vincolo del secondo mandato impedirebbe loro di poter accedere. Anche le due sindache di Roma e Torino, Virginia Raggi e Chiara Appendino, entrambe già in consiglio comunale, non potrebbero diventare parlamentari e anche in questo caso si potrebbe studiare una deroga.

Beppe Grillo, quando già erano circolate alcune voci, un paio di mesi fa si era affrettato a smentire: “Il MoVimento 5 Stelle è una comunitàdi cittadini fondata su delle regole. Sono poche, chiare e semplici. Proprio per questo inamovibili. Una delle regole fondanti è quella dei due mandati elettivi a qualunque livello. Consigliere comunale, sindaco, consigliere regionale, parlamentare nazionale ed europeo. Questa regola non si cambia né esisteranno mai deroghe ad essa”. Tuttavia ora che Danilo Toninelli non fa mistero del suo pensiero personale lo scenario può cambiare. –fonte Diventa sostenitore di L’Onesto clicca mi piace sulla pagina facebook