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Reggio Calabria, sindaco Falcomatà (Pd) nomina segretario generale un imputato per bancarotta fraudolenta

By admin

May 08, 2017

08/05/2017 – Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha nominato segretario generale dell’ente Domenico Libero Scuglia. Forse un bruttissimo errore. Il neo segretario è stato rinviato a giudizio a gennaio 2015 ed è sotto processo (udienza il 23 maggio) per la bancarotta fraudolenta della società Proserpina, la mista addetta alla raccolta rifiuti nel Vibonese e fallita con un passivo di dieci milioni di euro. Scuglia, 43 anni, segretario comunale di Locri, è stato segretario di svariati piccoli comuni ed anche direttore generale del Comune di Pizzo Calabro e nel 2010 segretario a scavalco dell’amministrazione provinciale di Vibo Valentia.

Il braccio di ferro Falcomatà lo ha preferito alla segretaria comunale di Gioia Tauro Caterina Paola Romanò, moglie del segretario del Pd di Palmi. “Un braccio di ferro – si legge sul Fatto Quotidiano – che sembra non conoscere fine tra l’ex numero uno di Palazzo Alvaro, scelto dall’allora presidente della Provincia Giuseppe Raffa, e la nuova compagine guidata da Giuseppe Falcomatà”. Ma la scocciatura maggiore per il primo “arriva dalla situazione giudiziaria del nuovo segretario generale che è stato rinviato a giudizio dalla Procura di Vibo con altri amministratori della società consortile Proserpina per la bancarotta fraudolenta della mista e sarà atteso al processo il prossimo 23 maggio per reati accaduti secondo l’accusa mentre Scuglia era segretario generale della Provincia di Vibo Valentia durante parte del periodo oggetto di contestazione”, si legge su Fatto. In pratica lo stesso ruolo al quale è destinato oggi dall’amministrazione Falcomatà, evidentemente sbadata e totalmente smemorata dello stato delle casse e del recente passato amministrativo di Palazzo San Giorgio.

La scelta

Una scelta che come detto potrebbe nuocere a Falcomatà, anche perché Scuglia ha fatto chiacchierare per le recenti vicissitudini vissute sul piano amministrativo a Locri, dove l’attuale segretario è amatissimo dall’amministrazione di centrodestra guidata da Giovanni Calabrese che l’ha scelto. “La sezione riunita della Corte dei Conti ha bocciato l’ultimo piano di riequilibrio del comune nonostante sia stato rimodulato più volte mentre le opposizioni criticano l’incompatibilità del ruolo di Scuglia che risulta al tempo stesso “controllato” e “controllore” nella sua duplice veste di segretario generale e responsabile della trasparenza e dell’anticorruzione”, conclude il Fatto.

Le proteste Il segretario provinciale di Sinistra Italiana, Antonio Guerrieri, non digerito la nomina: “… Oggi il dott. Scuglia, con questo curriculum e nel pieno di una tempesta amministrativa e politica, ma non di meno giudiziaria, che non riguarda solo aspetti tecnici, abbandona Locri in fiamme per approdare alla letterale corte di Falcomatà, sempre più principe metropolitano, che ancora una volta non smentisce il suo percorso di approssimazione e di navigazione a vista, anzi a svista, nel suo incarico comunale e metropolitano come quasi in solitaria denunciato più volte da Sinistra Italiana e da tempo immemore dall’associazione La Cosa Pubblica coordinata dall’ex candidato a sindaco Stefano Morabito”. – FONTE

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