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Nord Corea, nuovo missile di Kim, ha percorso 700 chilometri: condanna internazionale, e gli Usa dicono: “Paranoico”

By admin

May 15, 2017

15/04/2017 – Corea Nord, Pyongyang lancia nuovo tipo di missile balistico, ha percorso 700 chilometri 30 minuti di volo prima di cadere nel Mar del Giappone. La Corea del Nord, dopo aver aperto ieri mattina a una possibile trattativa con Donald Trump, è tornata così a sfidare l’Onu e l’Occidente.

L’ultimo test missilistico effettuato dalla Corea del Nord è una “minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale”. E’ l’allarme lanciato da un portavoce dell’Unione europea, dopo l’ennesima bellicosa iniziativa del regime guidato da Kim Jong-un che ha lanciato il settimo missile balistico dall’inizio dell’anno, sette in 130 giorni, più di uno al mese. “Questo e i precedenti test aggravano ulteriormente le tensioni nella regione, in un momento in cui sarebbe invece necessaria una descalation”, si legge in una nota di Bruxelles. Pyongyang “deve attenersi ai suoi obblighi internazionali: deve interrompere questi lanci e abbandonare il suo programma di missili balistici in modo completo, verificabile e irreversibile”, ha sottolineato il portavoce Ue. Nel comunicato si aggiunge che Bruxelles è pronta a sostenere “un dialogo credibile e significativo” tra la Corea del Nord e i leader internazionali. Ma poco dopo arriva il commento ufficiale degli Usa, secco e quasi sprezzante: “Il leader coreano è in uno stato di paranoia”.

Il Giappone. Il missile avrebbe volato per settecento chilometri e 30 minuti circa prima di finire nel Mar del Giappone, tra le proteste di Tokyo: il primo ministro Shinzo Abe ha definito l’ultimo lancio “assolutamente inaccettabile”. I ripetuti test missilistici da parte della Nordcorea hanno rappresentato “una grave minaccia per il nostro Paese” e una chiara violazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite, ha quindi aggiunto. Intanto, un portavoce del governo ha fatto sapere che il razzo ha percorso circa 800 chilometri prima di atterrare nel mare del Giappone, 400 chilometri a est della Corea del Nord. L’agenzia di stampa Kyodo ha invece reso noto che il vettore ha raggiunto un’altezza massima di 1.000 chilometri e che il governo giapponese sta cercando di capire se per il test Pyongyang abbia utilizzato un nuovo tipo di missile.

Il Forum cinese. Il nuovo lancio è avvenuto poche ore prima dell’apertura, a Pechino, del “Belt and road forum” il Forum dei Paesi della via della seta. Un attesissimo supermeeting sulla Via della Seta, la Belt and Road Iniziative, che richiama a Pechino i rappresentanti di più di 100 Stati. Presenti anche le delegazioni di Corea del Nord e Corea del Sud, che si sono riunite. Secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, nel breve incontro, il leader della delegazione di Seul, Park Byeong-seug, ha espresso al ministro nordcoreano delle Relazioni economiche esterne Kim Yong-jae la sua preoccupazione per il nuovo test di Pyongyang. Il politico di Seul ha espresso la sua “ferma condanna” per il lancio.

Gentiloni. Al Forum partecipano anche il premier italiano Paolo Gentiloni e il presidente russo Vladimir Putin. Al centro dei lavori i grandi temi internazionali, a partire dalla lotta al terrorismo, ma anche la crisi nordcoreana. “La risposta credo che debba venire, anche in un contesto prevalentemente economico come quello di questi giorni a Pechino, con fermezza e puntando sulla diplomazia”, ha detto Gentiloni, ricordando che “l’Italia ha un ruolo particolare essendo presidente del comitato onu per le sanzioni alla Corea del Nord”. “Non consideriamo queste cose – ha sottolineato il premier – come bizzarie e una stranezza locale: sono un problema serio per la stabiità e la sicurezza a livello globale e io sono convinto che anche il prossimo G7 darà un contributo, in amicizia, a risolvere questa questione”. Ma i segnali non sono incoraggianti.

Usa e Russia. Con un razzo così vicino al territorio russo, aveva detto il presidente Usa Donald Trump subito dopo il lancio, “non credo che il presidente Putin possa essere contento”. Ma da Mosca la reazione è stata molto tiepida: l’ultimo missile balistico lanciato dalla Corea del Nord era a distanza considerevole dal territorio russo e non ha costituito alcuna minaccia per la Russia, afferma in un comunicato il ministero russo della Difesa, spiegando che i sistemi di allerta missilistica russi hanno rilevato il lancio intorno alle 23,30 (le 22 ora italiana) del 13 maggio e hanno tracciato il missile per 23 minuti prima che si schiantasse nel Mare del Giappone. Circa 500 chilometri al largo della costa russa. – FONTE

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