Ambiente e salute

Cliniche private nel Lazio. 21 milioni a società satelliti. La denuncia del M5s: “Stati di crisi e licenziamenti, ma capitali spostati”. E stipendi dei manager triplicati

By admin

May 21, 2017

21/05/2017 -C’è un “sistema”, quello delle cliniche private, che grava in modo spesso incongruo sul Sistema sanitario nazionale, le cui chiavi sono nelle mani delle 20 Regioni. Un caso scuola è quello del #Lazio, dove la #sanità è ancora super commissariata dal potente governatore Nicola #Zingaretti, che si è già detto pronto – nell’incertezza dell’agone politico nazionale – alla ricandidatura.

C’è anche un’indagine sull’uso improprio dei contratti di solidarietà. A intestardirsi sullo sperpero di denaro pubblico e sul conseguente degrado della sanità privata accreditata è stato negli ultimi mesi il deputato Massimo Enrico Baroni del #M5S: “Abbiamo analizzato quattro società che fanno capo a nove cliniche private accreditate, tra cui: la struttura con all’interno anche il centro per migranti voluto da #MafiaCapitale, #ColleCesarano (di cui si è già occupata #Presadiretta su #Rai3, ndr); Gli annali, Villa Armonia; e Gruppo Ini”. Uno studio, carte alla mano, che fa saltare agli occhi soprattutto un elemento, decisivo per capire il business della sanità privata: sui bilanci delle quattro società c’è un elemento che stona, 21 milioni di euro utilizzati per finanziare società satellite. “Capitali che non è ben chiaro come, quando, e se rientreranno”, afferma Baroni.

Questo a fronte di situazioni economiche sbandierate come non floridissime, dal momento che non si contano negli ultimi anni gli episodi di accanimento sul personale: stati di crisi, tagli in busta paga e continue procedure di licenziamento di molti operatori sanitari. “Licenziamenti – spiega Baroni – che avvenivano non appena i gestori delle stesse cliniche ottenevano l’accreditamento definitivo della Regione Lazio, nonostante in alcuni casi sia anche accertabile un numero inspiegabile di decessi fra i pazienti.