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FATELO ASCOLTARE A TUTTI GLI IPOCRITI: DAVIGO – DI MATTEO, DUE VIDEO DA NON PERDERE

By admin

May 31, 2017

31/05/2017 – Platea grillina radunata nella grande sala delle conferenze di Montecitorio. Neanche a dirlo in diretta streaming. Si parla di giustizia, di mafia e legalità. I 5Stelle hanno fatto sedere al tavolo dei relatori personalità di livello. Così, in questo contesto, al termine del convegno arriva un annuncio di quelli clamorosi per il futuro del Movimento 5 Stelle: Nino Di Matteo, il magistrato sotto scorta per le sue battaglie contro la mafia, non chiude la porta a un suo impegno in politica. A differenza dell’ex presidente dell’Anm Piercamillo Davigo e del presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone, il pm siciliano a domanda precisa di Marco Travaglio, se sia disponibile a fare il ministro tecnico, risponde che “l’esperienza di un magistrato può essere utile alla politica”.

Di Matteo, nel suo discorso, traccia nei fatti un programma politico. Parla dei compiti del governo, di cosa deve fare un esecutivo e di tutte le mancanze che ci sono state in questi anni. “Nella lotta alla mafia la politica si è tirata indietro addossando alla magistratura il compito di combatterla. Per troppo tempo, fingendo di rispettare la presunzione di innocenza, la politica ha sovrapposto due tipi di responsabilità che sono ontologicamente diverse: la responsabilità penale e quella politica. È – dice il magistrato – grazie a questo meccanismo perverso che si è creata la santificazione di Andreotti, per cui Cuffaro e Dell’Utri sono stati rieletti ed è per questo che l’onorevole Berlusconi è ancora in grado di ricoprire un ruolo importante nel contesto politico nazionale. Da cittadino, ancora prima che da magistrato, questo mi sembra paradossale”.

E poi ancora Di Matteo attacca i magistrati che fanno “valutazioni sulla base di opportunità politiche”, ma attacca anche la politica “che permette alla mafia di esistere”. Elogia i grillini, come d’altronde poco prima aveva fatto Raffaele Cantone quando ha detto che “i 5Stelle sono i maggiori azionisti dell’Anac perché sono coloro che presentano più esposti”. I grillini fanno il pieno di complimenti e ufficializzano nei fatti una casella importante del loro governo, che potrebbe essere proprio la giustizia anche se qualcuno non si sente di escludere un impegno di Di Matteo come candidato alla presidenza della Regione Sicilia o addirittura come candidato premier. Comunque sia la platea va via sollevata, con la consapevolezza che la squadra di governo è in via di definizione e che i convegni servono per andare a caccia di classe dirigente.

Questo è Nino Di Matteo, magistrato antimafia che ogni giorno rischia la vita in cerca della verità sulle stragi, sui mafiosi e politici collusi. E questa è la sua denuncia contro l’ipocrisia di certe commemorazioni, come ne abbiamo viste di recente al 25° anniversario della strage di Capaci. Parole che andrebbero fatte ascoltare ovunque, dalle scuole alle università, ai luoghi di lavoro, alle piazze, ad ogni casa in cui viviamo. Condividetele con i vostri parenti e amici.

DAVIGO: “Ho dato dimostrazione nella vita che non sono interessato alla politica. Mi occupo di politici quando rubano. Ritengo che i magistrati non siano capaci di farla. Ministro della Giustizia? Non lo farò“. Così, a margine di un convegno organizzato dal M5s alla Camera, l’ex presidente dell’Associazione nazionale magistrati Piercamillo Davigo ha escluso una sua candidatura, dopo i retroscena che lo indicavano tra i possibili candidati alle primarie online del M5s o ipotizzavano un suo ruolo come possibile Guardasigilli nell’eventuale squadra di governo pentastellata. “Ministro della Giustizia? A parte che non lo farò, non capisco perché tutti lo vogliono fare visto che non dovrebbe contare niente perché è ministro senza portafoglio e che non dovrebbe spostare o nominare nessuno”, ha affermato il magistrato. La platea era però in disaccordo con Davigo quando, alla domanda della giornalista Liana Milella se intendesse impegnarsi in prima persona in politica, Davigo ha escluso questa possibilità. Con tanto di standing ovation durante il suo intervento.

Per sconfiggere la corruzione serve che la politica lo voglia davvero. Nel convegno “giustizia e corruzione in Italia” organizzato dal MoVimento 5 Stelle è intervenuto anche Piercamillo Davigo e questo è il risultato:

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