Ambiente e salute

Salsomaggiore, gli albergatori dicono sì agli immigrati e allontanano Miss Italia: la città si ribella

By admin

July 22, 2017

22/07/2017 – Gli immigrati cacciano Miss Italia. Questo, in buona sostanza, ciò che accade a Salsomaggiore Terme, il centro famoso per le piscine termali e, soprattutto, per essere stato il luogo che ha ospitato la kermesse delle belle d’Italia (prima che il format si spostasse a Montecatini prima e Jesolo poi). Ma ora era in ballo proprio la possibilità di riportare il concorso di bellezza a Salsomaggiore. Possibilità naufragata dietro al secco “no” degli albergatori, i quali – come rivela La Stampa – preferiscono gli immigrati alle modelle.

E, purtroppo, il loro ragionamento almeno in termini di business non è errato: gli immigrati, secondo le stime, garantiscono agli hotel un introito di circa 35 euro al giorno per immigrato. E poiché gli immigrati sono più delle Miss… La vicenda viene spiegata per filo e per segno al quotidiano Torinese da Filippo Frittelli, il sindaco renziano dal paese emiliano: “L’organizzazione aveva chiesto 7.500 presenze gratuite, pernottamento e pensione completa – spiega – su una quindicina di giorni, troppe. Una volta pagava il Comune. Io adesso, raschiando il fondo del barile e chiedendo aiuto alla Regione, posso mettere insieme 100 mila euro, pochi.

E poi sì, è vero, in tutta Italia vale l’equazione Miss Italia uguale Salsomaggiore. Però il concorso non ha più la popolarità di una volta. Gli esercenti hanno fatto due conti e hanno detto di no”. E dunque, porte spalancate per gli immigrati, che facendo due calcoli portano nelle tasche degli esercenti circa 10mila euro al mese ogni 50 persone.

“Il problema è che troppi albergatori sono abituati a farsi mantenere dallo Stato, ieri con le vacanze alle terme pagate, oggi con i migranti – continua il sindaco Frittelli -. Ma anche gli esercenti sono divisi”. A stigmatizzare la scelta dei suoi colleghi, infatti, c’è Francesco Ravasini, presidente degli albergatori: “O crediamo che il turismo termale abbia un futuro, oppure no – dice sempre a La Stampa -. Io ci credo, alcuni colleghi no e allora si riciclano con i migranti. Altri ancora, mi risulta, ci stanno pensando. Chi viene qui è una clientela anziana, non è contenta di vedere i migranti che bivaccano sulle panchine. Sia chiaro: non siamo razzisti e incidenti non ne sono mai capitati. Non dico nemmeno che se non ci fossero qui sarebbe tutto pieno. Ma forse nemmeno così vuoto”. – FONTE

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