Ambiente e salute

Gli affari sugli sbarchi, l’intercettazione vergogna Ecco le prove: la telefonata che sputtana la Ong

By admin

August 04, 2017

04/08/2017 – “Quelli sostengono solo il portafogli che portano in tasca sennò gli casca a terra…”. Il giudizio netto sulla Ong tedesca Jugend Rettet e il comportamento che sistematicamente avrebbe avuto il personale sulla nave Iuventa, sotto sequestro da parte della procura di Trapani, viene da Christian Ricci, titolare della Imi security servicers che cura la sicurezza delle navi di Save the children, intercettato lo scorso 27 febbraio. Con il suo interlocutore della stessa società, Pietro Gallo, è stato convocato dai magistrati catanesi che vogliono vederci chiaro sulle tantissime anomalie emerse nel sistema di salvataggio nel Mediterraneo usato dalla Ong tedesca.

Secondo i magistrati, non c’è dubbio che le Iuventa ha “concorso nella commissione della condotta illecita posta in essere dagli ignoti trafficanti libici rendendo sicuramente più agevole la consumazione”. Come riporta il Fatto quotidiano, le stranezze attorno alla Iuventa sembravano evidenti anche a Ricci che ai magistrati aveva riferito: “Io gli ho riportato quello che era secondo me le cose strane, insomma… Innanzitutto il fatto che venissero pagati così tanto”. Gli stipendi a bordo della nave olandese gestita dai tedeschi erano molto generosi: “Cioè uno che fa il volontario – raccontava Ricci a Gallo – che si piglia 10mila euro mi sembra… e poi gli ho detto eh: il fatto che quando c’era qualcuno da segnalare alla polizia ci rompevano il cazzo… e da lì ne è nato tutto l’attrito”.

Tra le stranezze sulla Iuventa c’è anche la presenza costante di “barchini in vetroresina” che navigavano attorno ai barconi dei migranti. Secondo la Ong tedesca quelli erano privati che “aiutano le operazioni di soccorso”, ma il sospetto degli inquirenti è che si tratti di “favoreggiatori”, lì presenti perché poi recuperino i gommoni e verifichino che le operazioni andassero a buon fine. In quasi un anno di indagine, diversi testimoni hanno riferito degli strani salvataggi della Iuventa: “Dicevano – si legge nelle carte del Gip – di averli salvati loro per mare per farsi dare più soldi e donazioni chiamandolo sabotaggio via internet, omettendo la realtà dei fatti”. – FONTE

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