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Sicilia, tonfo PD: Regionali, il sondaggio che incorona Cancelleri. Ecco i risultati

By admin

August 14, 2017

14/08/2017 – Un successo, il primo sondaggio del giornale della Sicilia. Sono stati infatti tantissimi i lettori che hanno risposto al nostro quesito “Vota il tuo candidato presidente della Regione siciliana”. Da lunedì 7 fino alle 23.59 di domenica 13 agosto in 14.791 hanno espresso la propria preferenza, scegliendo uno fra i nomi che avevamo indicato. E alla fine, i lettori de ilSicilia.it, con il 26,12 per cento (pari a 3.863 voti), hanno incoronato Giancarlo Cancelleri, il candidato del Movimento 5 Stelle, che si conferma così il nome forte della prossima campagna elettorale per le Regionali, che culminerà nel voto del 5 novembre. La scelta dei lettori di indicare Cancelleri testimonia, dunque, il trend positivo del candidato pentastellato, dato da molti come favorito e che pochi giorni fa ha iniziato il proprio tour estivo in vari centri della Sicilia, insieme ai big 5Stelle Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista.

E’ vero che non siamo un istituto di rilevazioni demoscopiche, che i dati raccolti non hanno un contenuto di scientificità e che quasi 15 mila lettori di un giornale on line non coincidono con i 4 milioni e seicentomila elettori siciliani. E’ vero anche che il campione non è rappresentativo, in quanto i votanti non sono stati sorteggiati ma autoselezionati, ma è indubbio che questo risultato, fotografando le principali intenzioni di voto dei nostri lettori, dà comunque la misura di una tendenza, che vede attualmente il candidato cinquestelle al vertice degli indici di gradimento. L’esito del sondaggio e gli altri nomi indicati dai lettori evidenziano anche come centrodestra e centrosinistra non siano ancora entrati in partita. E infatti, gli altri due nomi più votati sono candidati “di centro”, a cui nelle ultime settimane hanno strizzato l’occhio esponenti sia del centrodestra che del centrosinistra.

Il secondo in ordine di gradimento, per i lettori de ilSicilia.it, è l’ex rettore dell’ateneo palermitano Roberto Lagalla (22,95 per cento, 3.394 voti), che ha annunciato la propria intenzione di candidarsi a governatore con il movimento “Idea Sicilia”. Stando ai dati, molti nostri lettori mostrano di gradire il suo progetto civico slegato dagli apparati di partito, ma la sua candidatura sembra ancora in stand-by nell’attesa di capire che accadrà nei due poli. A seguire, l’eurodeputato di Alternativa popolare Giovanni La Via, che ha ottenuto 2.965 voti, attestandosi sul 20,05 per cento. Il dato politico è che, per le ragioni dette, sia Lagalla che La Via potrebbero risultare candidati graditi dal centrodestra o dal centrosinistra. Molto dipenderà dagli assetti delle forze di centro e dalla collocazione finale di queste. Il primo avrebbe il sostegno dall’ex ministro Saverio Romano e il secondo verrebbe dato per gradito sia da ampi settori di Forza Italia che da ambienti del Pd. Di fatto, non si sa se Roberto Lagalla e Giovanni La Via saranno alla fine candidati ed eventualmente da chi. Ma sono nomi forti, che continuano a circolare insistentemente.

Un risultato lusinghiero lo ottiene Nello Musumeci con 2.652 voti, pari al 17,93 %. Esponente di centrodestra e portavoce del movimento #DiventeràBellissima, Musumeci ha annunciato di essere disponibile a candidarsi e ha ottenuto il sostegno di Giorgia Meloni, ma su di lui aleggia il veto di ambienti centristi e di settori di Forza Italia. Negli ultimi giorni, poi, Miccichè ha aperto a una possibile candidatura di Gaetano Armao, che allontanerebbe ulteriormente l’ipotesi di un centrodestra unito sotto le insegne dell’ex presidente della Commissione antimafia, il quale comunque ha annunciato la propria intenzione di andare avanti. Un altro dato politico che viene fuori dal sondaggio de ilSicilia.it è il tonfo di tutti candidati di area Pd, primo fra tutti l’attuale presidente della Regione Rosario Crocetta, scelto da appena l’1,70 % dei nostri lettori (251 voti): un risultato decisamente negativo, se si pensa che Crocetta ha annunciato di volersi ricandidare e ha anche fatto tappezzare la Sicilia di manifesti per lanciare la propria candidatura. Ancora peggio gli altri nomi del Partito Democratico che avevamo indicato al gradimento dei lettori: Antonello Cracolici (0,37 %, 55 voti), Giuseppe Lupo (0,72 %, 107 voti) e il sottosegretario renziano Davide Faraone (0,58 %, 86 voti). C’è da dire, che – eccezion fatta per Crocetta – nessuno di questi nomi è attualmente candidato, ma sono comunque ipotesi che, in qualche modo, sono circolate in questi mesi e in queste settimane ed è per questo che il loro mancato gradimento dovrebbe far riflettere i dirigenti del Pd. Fra gli altri candidati, buono il risultato del sicilianista Roberto La Rosa (596 voti, 4,03 %). L’altro candidato di area autonomista, Franco Busalacchi, si ferma invece ad appena 56 voti (0,38 per cento). Con il 2,79 per cento, pari a 412 voti, il candidato della sinistra, l’editore Ottavio Navarra, che ha da poco dato la propria disponibilità per la candidatura e sul cui nome potrebbero alla fine confluire anche molti elettori di centrosinistra scontenti delle politiche del Pd e di Crocetta. Infine, il 2,39 per cento (pari a 354 voti) lo ottiene la candidata democristiana Piera Maria Loiacono. Una nota da non sottovalutare è che a fronte dei 15 mila voti espressi validamente e caricati nella nostra piattaforma, circa 9 mila sono stati, invece, i voti respinti: voti, questi, registrati dal sistema, ma annullati automaticamente, perché espressi più di una volta dagli stessi indirizzi ip: in pratica, il sistema automatico ha rilevato come migliaia di persone che avevano già votato, hanno dato la propria preferenza una seconda, una terza o una quarta volta (a volte anche molte di più): questi voti sono stati caricati, ma respinti automaticamente e perciò non hanno concorso a fare media e non hanno influenzato il sondaggio. Vogliamo pensare che sia un segno dell’interesse con cui i lettori de ilSicilia.it hanno risposto a questo sondaggio e della passione politica con cui hanno partecipato, al punto di rivotare più volte i candidati per i quali simpatizzavano. FONTE

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