Ambiente e salute

Spostare fondi per editoria a banda larga

By admin

December 14, 2013

La settimana scorsa in commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni abbiamo presentato un emendamento volto a spostare il finanziamento che ogni anno Radio Radicale riceve per la trasmissione delle sedute del Parlamento (ben 10 milioni di euro nel 2014 e ulteriori 10 nel 2015) a favore del piano nazionale della banda larga.

La convenzione tra il ministero dello Sviluppo Economico e il Centro di produzione Spa, titolare di Radio Radicale, risale al 1998 e fu prevista per garantire la continuità del servizio di trasmissione radiofonica delle sedute parlamentari, in attesa di un riordino complessivo della materia. Attualmente tutte le sedute della Camera e del Senato sono trasmesse anche dalla Rai, tramite Rai Parlamento e Gr Parlamento. Dunque, perché finanziare una radio privata, di proprietà di un partito, se il servizio pubblico che i cittadini pagano tramite canone, già trasmette le sedute del Parlamento?

A priori, inoltre, se proprio si vuole affidare tale servizio a un’azienda, ciò dovrebbe avvenire attraverso una gara pubblica e non per affidamento diretto, come invece continua ad avvenire.

Noi riteniamo che quei fondi potrebbero essere utilizzati, ad esempio, a favore della banda larga, ritenuta dallo stesso Presidente Letta (almeno a parole) una delle priorità di questo Governo. Perché non spostare a quel fondo anche ulteriori finanziamenti oggi destinati all’editoria?

Come risulta dall’ultima valutazione della commissione Trasporti di giugno 2013 sul raggiungimento degli obiettivi posti dall’Agenda digitale, l’Italia è all’ultimo posto per quanto riguarda la diffusione della banda larga ad alta velocità (considerando il numero di sottoscrizioni tra privati e imprese). In totale l’emendamento del M5S sposta 45,75 milioni di euro per l’anno 2014 e 10 milioni di euro per l’anno 2015 a favore della banda larga. In commissione la proposta è stata bocciata, ma la ripresenteremo nuovamente in commissione bilancio.

E’ incredibile come questo Governo continui a finanziare in questa stessa legge finanziaria Tav, alta velocità e opere inutili (o utile sono a soggetti di parte), mentre non si adopera seriamente per migliorare la situazione della copertura di Internet e dell’infrastruttura legata alla banda larga. Fonte