Ambiente e salute

Terremoto Ischia, la Regione Campania voleva sanare circa 70mila edifici abusivi: la legge impugnata dal Governo

By admin

August 22, 2017

22/08/2017 – Certo le indagini chiariranno nei prossimi mesi se le case crollate a Casamicciola, sull’isola di Ischia, dopo una scossa di magnitudo 4 fossero abusive o meno. Nell’attesa però non è così azzardato ipotizzare che dopo un terremoto di così lieve entità, quei crolli appaiono agli esperti assolutamente sproporzionati, segno che a suo tempo le regole del buonsenso nella costruzione e ampliamento di quegli edifici sono andate a farsi benedire. E chissà se anche in quei casi il governatore Pd della Campania, Vincenzo De Luca, così come il vicepresidente grillino della Camera, Luigi Di Maio, torneranno a parlare di “abusivismo di necessità”.

Appena una settimana fa Di Maio difendeva il candidato M5S alla regione Sicilia, Giancarlo Cancelleri, che si lanciava nella difesa degli abusivi che, non avendo ricevuto una casa popolare, se ne costruiscono una a dove e come piace a loro. Di Maio predicava a metà agosto: “Non puoi voltare le spalle a quei cittadini che oggi si ritrovano una casa abusiva a causa di una politica che per anni non ha fatto il suo dovere, cioè un piano casa e piani di zona”.

Almeno una volta il presidente De Luca si è ritrovato suo malgrado d’accordo con Gigino Di Maio lo “stewart”, come lo sfotte nelle sue intemerate televisive. Lo scorso marzo la giunta campana aveva approvato un disegno di legge che di fatto sanava circa 70mila edifici abusivi in Campania, come riportava il Corriere del Mezzogiorno, concedendo la facoltà di sceglierne la destinazione d’uso ai comuni. A quel punto ogni sindaco avrebbe potuto decidere se cacciare le famiglie che abitavano quelle case non in regola o concedere loro l’uso delle abitazioni dandole in affitto. E poco importa se quegli edifici rispettassero o meno le più basilari norme di edificabilità.

L’8 agosto però il governo ha impugnato il provvedimento dell’esecutivo campano, non entrando di fatto nel merito della legge, ma contestando alla Regione la competenza in materia di condono. De Luca in un comunicato giocava con le parole e al governo guidato dal suo stesso partito rispondeva che quella legge: “non ipotizza affatto condoni, ma prevede per i Comuni la facoltà, se essi lo riterranno, di valutare l’utilità sociale degli immobili. In questo caso – continuava De Luca – si ipotizza la requisizione degli alloggi, e la loro acquisizione al patrimonio pubblico”. De Luca lamentava anni di immobilismo davanti al tema dell’abusivismo, vera e propria criptonite per i Superman della politica italiana, e “non si fa nulla di concreto”. Ecco, il concreto è arrivato: a Ischia due donne sono morte sotto le macerie, nella notte almeno una decina di persone sono rimaste sepolte vive sotto le macerie, tra loro diversi bambini, e al mattino dopo la conta dei feriti ancora non si ferma. Certo saranno le indagini a chiarire quanto c’entra l’abusivismo nei crolli sconcertanti di Casamicciola, ma non ci vuole la palla di vetro per prevedere che non passerà troppo tempo prima di ritrovarci a discutere – a vanvera – di quanto sia assurdo morire sotto le macerie di una casa abusiva. di Giovanni Ruggiero

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