05/09/2017 – Una bambina di 4 anni è morta per una forma di malaria. Non siamo in Africa, ma in Trentino Alto Adige. Un caso che sconvolge l’Italia: “È la prima volta in trent’anni di carriera che assisto ad un caso di malaria autoctona in Trentino”, spiega al Corriere.it il primario di malattie infettive all’ospedale Santa Chiara di Trento, Claudio Paternoster.
La bimba aveva contratto la patologia senza aver effettuato viaggi in arei tropicali o sub-tropicali, dove la trasmissione è più frequente: era reduce da una vacanza a Bibione insieme ai suoi genitori. I primi sintomi del malessere intorno a Ferragosto, ma nessuno pensava si potesse trattare di malaria. Dopo la diagnosi, il trasferimento a Brescia dove si trova un reparto di terapia intensiva pediatrica e uno dedicato alle malattie tropicali. Le condizioni erano gravi da giorni, martedì mattina la tragica notizia del decesso.
Nel dettaglio, la malaria è una malattia innescata dalla puntura di alcune specie di zanzare del genere Anopheles, che però in Italia non dovrebbero esserci. Dunque, cosa può essere successo? Sempre il primario Paternoster prova a darsi una risposta: “È stata un’estate caldissima e con i cambiamenti climatici in atto non si può escludere l’adattamento di qualche specie. Andranno prelevati campioni di zanzare e esaminati. L’Italia è stato un Paese malarico fino agli anni ‘50. Poi con le bonifiche delle paludi la malattia si è estinta. Tuttavia il Trentino, per la sua latitudine, non ha mai avuto problemi nemmeno nel passato remoto”. Lo scenario, insomma, è inquietante. – FONTE
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