POTENZA – «Rimborsopoli» torna in tribunale. Dopo il rinvio deciso un mese fa per effetto di una decina di notifiche non andate a buon fine, oggi è prevista una nuova udienza preliminare sulla vicenda che vede indagate 38 persone tra consiglieri regionali, imprenditori e professionisti, accusati di aver «scroccato» rimborsi alla Regione Basilicata. Proprio la Regione ha chiesto di costituirsi parte civile nel procedimento, creando una situazione inedita, al limite del grottesco: l’ente contro se stesso. Chi ha firmato la richiesta è la giunta uscente, cioé presidente e assessori che risultano essere tra gli indagati (De Filippo, Benedetto, Braia, Falotico e Martorano).
Non solo. Secondo Maria Murante, ex candidata e coordinatrice regionale di Sinistra, Ecologia e Libertà, in caso di ammissione della richiesta di costituzione di parte civile, si determinerebbe addirittura l’incompatibilità del neo governatoreMarcello Pittella e di conseguenza la decadenza sua e dell’intero Consiglio regionale. Possibile che nessuno abbia pensato a questo rischio? L’ufficio legale della Regione non avrebbe dovuto mettere in guardia l’esecutivo? Continua su Fonte