The exhaust pipes of a VW Diesel car are photographed in Frankfurt, Germany, Wednesday, Aug. 2, 2017. German auto bosses, ministers and state governors are considering how to reduce diesel emissions as drivers face the threat of possible bans on driving older diesel cars in some cities. A meeting Wednesday at the Transport Ministry is to bring together leading politicians with bosses from Volkswagen, Porsche, Audi, Mercedes, BMW, Opel and Ford. (ANSA/AP Photo/Michael Probst) [CopyrightNotice: Copyright 2017 The Associated Press. All rights reserved.]

Ambiente e salute

Dieselgate: da eccesso emissioni 1.250 morti/anno in Italia

By admin

September 18, 2017

18/09/2017 – Auto diesel più care ed inquinanti dei modelli a benzina Un’auto diesel emette nell’intero ciclo di vita 3,65 tonnellate di emissioni di CO2 in più rispetto ad un’equivalente auto a benzina. Lo afferma uno studio della Ong Transport & Environment, pubblicato nel secondo anniversario dello scandalo ‘Dieselgate’. L’analisi è stata condotta sul ‘ciclo di vita’, considerando quindi anche le emissioni per produrre il diesel e i motori “più grandi e complessi” che lo utilizzano. Secondo i risultati, le auto diesel non solo emettono più inquinanti, come ossidi di azoto e particolato (Pm10), e più CO2, ma “costano in media 2-3mila euro in più delle auto a benzina”. “Le auto ibride a benzina oggi sul mercato – conclude T&E – hanno prezzi simili alle auto diesel ma emettono circa il 20-25% in meno di CO2”.

Il surplus di emissioni dei veicoli diesel, rispetto a quanto dichiarato dalle case automobilistiche, ha causato in Italia 1.250 morti all’anno. A quantificare le conseguenze del Dieselgate sono l’Istituto meteorologico norvegese e l’istituto internazionale Iiasa, in uno studio pubblicato sulla rivista Environmental Research Letters da cui emerge che il nostro Paese è il più colpito di tutta l’Europa. Stando agli esperti, sono 425mila le morti annue riconducibili all’inquinamento dell’aria nei 28 Paesi dell’Unione europea più Norvegia e Svizzera.

Poco meno di 10mila decessi sono attribuibili alle emissioni di ossidi di azoto dei motori diesel e, di questi, 4.560 sono collegabili alle emissioni in eccesso rispetto ai limiti dichiarati dai produttori di veicoli. In base allo studio, l’Italia è il Paese con il più alto numero di morti premature riconducibili alle polveri sottili generate dai veicoli diesel. Si tratta di 2.810 morti all’anno, di cui 1.250 legate al surplus di emissioni rispetto a quanto certificato dalle case automobilistiche nei test di laboratorio. Seguono la Germania, con 960 decessi annui correlati agli ossidi di azoto in eccesso, e la Francia con 680. Dal lato opposto della classifica ci sono Norvegia, Finlandia e Cipro. Il triste primato della Penisola “riflette la situazione molto negativa dell’inquinamento specialmente nel Nord Italia, densamente popolato”, spiega l’autore della ricerca, Jan Eiof Jonson dell’Istituto norvegese di meteorologia. Sempre secondo lo studio, se i veicoli diesel avessero avuto emissioni basse come quelli a benzina, si sarebbero potuti evitare i tre quarti dei decessi prematuri, pari a circa 7.500 all’anno in Europa e a 1.920 in Italia. (ANSA).

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