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F1, GP Messico 2017: pole per Vettel

By admin

October 28, 2017

29/10/2017 – Nelle qualifiche dell’Autodromo Hermanos Rodriguez ad imporsi è stato Sebastian Vettel: sarà il pilota tedesco a scattare dalla pole position nel Gran Premio del Messico, terzultima prova del mondiale 2017 di Formula 1. 1’16”488 è il crono colto dall’alfiere della Ferrari, al cinquantesimo acuto in carriera e al quarto stagionale. Seconda posizione per Max Verstappen, davanti a Lewis Hamilton. Il risultato, però, è sub judice: Verstappen, infatti, è sotto investigazione per aver ostacolato Bottas. Per il primo tentativo lanciato nella Q1, Vettel e Raikkonen hanno scelto le supersoft, a differenza di due alfieri della Mercedes, che hanno optato per il compound più prestazionale, le ultrasoft. Naturalmente, Hamilton e Bottas si sono inseriti nei primi due posti della classifica, davanti a Verstappen, più veloce di Vettel e Raikkonen a parità di mescola. Nella Q2, Hamilton ha battuto Vettel per 23 millesimi nel primo run; la vera star, però, è stata Verstappen, in grado di staccarli di mezzo secondo. Verstappen ha surclassato la concorrenza anche nella Q3, prima che Vettel lo battesse.

Quarta posizione per Valtteri Bottas, che ha preceduto il connazionale, Kimi Raikkonen, e Esteban Ocon, della Force India. Settimo è Daniel Ricciardo, della Red Bull, che ha preceduto Nico Hulkenberg e Carlos Sainz, della Renault. Completa la top ten l’idolo di casa, Sergio Perez, della Force India. Non hanno passato il taglio della Q2 i due alfieri della Williams, Felipe Massa e Lance Stroll. Sabato pomeriggio da dimenticare per Brendon Hartley: il neozelandese, confermato in Toro Rosso dopo il debutto di Austin, è stato fermato anzitempo da un calo di potenza nella Q2. Peccato, perché Hartley si era mostrato convincente.

Viste le enormi sanzioni comminategli, Fernando Alonso e Stoffel Vandoorne non sono scesi in pista nella Q2. All’asturiano è stata comminata una penalità di 20 posizioni per l’installazione sulla sua MCL32 del nono motore a combustione interna, dell’undicesimo turbocompressore e della decima MGU-H stagionale.

Alonso nel corso della Q1 ha accusato l’ennesimo calo di potenza del motore Honda della sua monoposto: l’allarme è però rapidamente rientrato, e Alonso ha ottenuto uno splendido quinto posto. Accanto a lui ci sarà il suo compagno di squadra. Vandoorne, infatti, si troverà a scattare dall’ultima piazzola dello schieramento per via di una penalità monstre di ben 35 posizioni per la sostituzione della power unit sulla sua MCL32. Il primo degli esclusi dalla Q1 è Marcus Ericsson, della Sauber, uscito vincente nel duello con il suo compagno di squadra, Pascal Wehrlein, dietro di 150 millesimi. È notte fonda in casa Haas: sia Kevin Magnussen che Romain Grosjean non hanno passato il taglio; così come nel 2016, anche quest’anno il Messico è la bestia nera del team americano.

Le qualifiche sono finite ancora prima di cominciare per Pierre Gasly: il francese, rientrato in azione con la Toro Rosso dopo aver saltato il GP di Austin è stato fermato dopo pochi minuti dal propulsore Renault della sua STR12 nelle FP3, e i meccanici della Toro Rosso non sono riusciti a riparare la vettura in tempo per la Q1. CONTINUA SU:

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