Ambiente e salute

Beppe Grillo, com’è cambiata la Sicilia dalla sua traversata a nuoto dello Stretto? E com’è cambiato il movimento da quel 10 ottobre 2012?

By admin

November 04, 2017

04/11/2017 – La Sicilia ha resistito al vuoto pneumatico di Crocetta, niente male, un popolo che si è sempre auto-organizzato poteva superare l’ultima sfida: un rappresentante della sinistra. Era inedita questa situazione per i siciliani, ma ce l’hanno fatta. Noi non siamo cambiati, stiamo vivendo l’avventura che abbiamo sognato e poi promesso ai cittadini: restituirgli il paese. Chissà perché esiste questa specie di tabù riguardo i cambiamenti del movimento: viviamo in mezzo al travestitismo morale, l’Italia è paralizzata da questo fenomeno: guai a pensare che l’avversario porti una certa divisa perché la cambia di continuo, come i virus più resistenti. Noi siamo gli unici a mantenere la stessa divisa, è stato questo il nostro modo di cambiare nel tempo, crescere senza inquietanti trasformismi. Gli elettori avranno da scegliere in mezzo ad una nube di trasformisti l’unico movimento che è qui, come me adesso a rispondere alle sue domande.

Le Regionarie hanno incoronato Cancelleri candidato presidente con percentuale bulgara. Qualcuno, non solo fra gli avversari, contesta il suo curriculum. E’ davvero il meglio che può esprimere il M5S in Sicilia?

Chiedermi se Cancellieri è il meglio che il Movimento poteva tirare fuori è un pò bizzarro. Potrei dirle “no, avevamo una top ten ma abbiamo scelto l’ultimo, il decimo, il peggiore” così per fare un pò di caciara, in risposta a quella degli “altri”, per confondere le idee alla gente. Ma è ovvio che sto scherzando, certo che è il nostro migliore elemento per questa sfida! Sa, gli esseri umani hanno tantissimi curriculum, non solo quello modello CE. Se tu vuoi farti un’idea di una persona leggi il curriculum del suo volto, la sua espressione, quello della sua storia recente ed ascolti quello che dice. Questa è la base della fiducia. La base della competenza? In questa regione l’unica competenza dimostrata dalla politica è sempre stata la collusione, convivenza o complicità vera e propria con la mafia e a subire sono sempre stati i cittadini. Questa regione ha bisogno, prima di ogni altra cosa, di un governo che non sia il “centro benessere” dei criminali, autoctoni e no, i peggiori vengono dal Nord, ma non vengono… ce li soffiano qui un condannato in via definitiva per frode fiscale e uno spergiuro. Se Giancarlo vincerà, e ha ottime possibilità (lo sento), l’anima brutta del territorio comincerà a comportarsi come abbiamo già avuto modo di vedere a Roma, ma qualunque porcata dicano in città non si può più rubare: abbiamo tolto l’ossigeno al malaffare, era il primo passo. E qui succederà lo stesso, le infamie loro sono medaglie sul nostro petto.

In queste Regionali, il movimento in Sicilia sta dimostrando una certa apertura. Molti degli assessori designati non sono attivisti, Cancelleri è molto rassicurante col mondo delle imprese e dei lavoratori, proponendosi come uomo di governo, oltre che di rottura col passato. E’ una scelta di campo o una necessità darwiniana? Potrebbe essere un modello anche per Di Maio alle Politiche?

La risposta sta nella domanda: “proponendosi come uomo di governo, oltre che di rottura con il passato”. Non è una necessità darwiniana ma semplicemente ciò che abbiamo promesso ai cittadini: rompere con il passato e restituire la regione ed il paese ai cittadini.

Cancelleri aveva fatto una timida apertura sulle alleanze post-voto, poi smentita da Di Maio oltre che dallo stesso candidato. Ma davvero non si può sfatare il tabù delle alleanze in caso di vittoria per dare un governo più stabile alla Sicilia?

Questa è la domanda TOP che ci viene fatta, perché continuate a confondere la condivisione di proposte nell’interesse dei cittadini con le alleanze? Accidenti: ma se non ci alleiamo con nessuno prima delle elezioni, pur di vincerle, perché mai dovremmo farlo dopo? Se i siciliani vogliono cambiare non possono certo immaginare che ci metteremo con i nipotini di Cuffaro.

Il candidato di centrodestra, Musumeci, ha fatto un appello sul voto utile agli elettori del Pd: “Chi vota Micari vota Grillo, quindi scegliete me”. Eppure ci sono anche molti siciliani, tutt’altro che grillini, pronti a votare il proprio partito ma Cancelleri come presidente. Saranno decisivi?

Musumeci è un kamikaze che fa da copertura a personaggi incredibili, ma si tratta di un coraggio impossibile, già da queste dichiarazioni è evidente che è un coraggio confuso, come quello di una pietra che rotola verso il basso. Lui mi indica come una sorta di male assoluto, implicitamente dice ai siciliani che sono peggio di Riina, credo sia un pò esagerata come cosa. Diciamo che la vedo così: parte davvero male.

La classe dirigente siciliana del MoVimento, negli ultimi cinque anni, è cresciuta. Non sono più i pionieri che l’aspettavano a Cariddi dopo la nuotata. Perché i siciliani dovrebbero fidarsi del MoVimento 5 Stelle?

Esattamente per la stessa ragione che li ha portati a sostenerci sino ad ora, come le dicevo non siamo cambiati, siamo cresciuti. Penso che anche questa sia una cosa facile da capire per le persone, difficile per i media, nonper la gente.

Ma c’è stato più di un problema: il processo sulle firme false di Palermo, l’indagine sul sindaco di Bagheria, il ricorso sulle Regionarie, l’epurazione di alcuni sindaci e parlamentari… Soltanto incidenti di percorso o sintomi di immaturità politica?

Ma vede questa domanda torna spesso. I problemi quando si lavora, e sopratutto in certi ambienti, ci sono sempre. L’importante è come si affrontano. Noi li affrontiamo sempre con responsabilità e trasparenza. E’ la prima volta che i siciliani hanno la possibilità di mettere al governo della regione qualcuno che, al minimo, non centra nulla e nulla vuol centrare con il malaffare.

Una buona parte del dibattito in campagna elettorale s’è incentrato sui cosiddetti “impresentabili”. Che sono tutti candidabili e candidati, nel centrosinistra e soprattutto nel centrodestra. Non teme una “sindrome di Tomasi di Lampedusa”? Tutto cambia affinché nulla cambi: tanto vincono sempre loro perché hanno i voti…

Per me i siciliani sono un popolo davvero stupefacente, hanno una capacità di cavarsela invidiabile. Così non ho questi timori, sono certo che è possibile vedere molto chiaramente chi siamo noi e chi sono loro. Questo voto sarà un referendum sulla voglia di cambiare in meglio una regione che ha tantissime cose da dare al resto del paese.

Parliamo di mafia. Fece discutere quando disse che Cosa Nostra in Sicilia “non esiste”. Poi, in una successiva intervista, definì l’inconsistenza di Crocetta un “messaggio alla mafia” da parte del Pd, ovvero: “non disturbiamo”. In campagna elettorale la sinistra di Fava ha detto che il M5S sul tema mafia è “omertoso”. Come risponde?

Che è un’idiozia, chissà quando smetteranno di credere che ripetendo simili calunnie si ottengano risultati? E’ impressionante questa granitica continuità di atteggiamenti, come se le persone non capissero niente. Chiedo scusa ai cittadini a nome di Fava.

La Sicilia è terra d’accoglienza, nonostante i tanti affanni nel gestire il flusso di sbarchi. Cambierà qualcosa col Movimento al governo a Palermo e magari poi anche a Roma? Non confondiamo la civiltà dei siciliani con il freddo cinismo del governo e dell’Europa. Questo non lo posso ammettere! Noi saremo impegnati affinché finisca al più presto l’ambigua “politica” del nostro governo. E faremo in modo che coinvolga almeno chi li ha votati, qui in Sicilia sono già stati sconfessati.

Renzi derubrica le Regionali a “voto locale”. E nel programma del tour nazionale in treno non c’è traccia di tappe siciliane prima del 5 novembre. Paura di un flop clamoroso, come annunciato dai sondaggi, e della resa dei conti con la sua opposizione interna?

Ogni comportamento di Renzi è determinato dalla paura, come vale per tutti i poveri disgraziati con ambizioni infinitamente più grandi di loro, è costretto ad evitare piuttosto che fare. Sa che il vero scontro in sicilia è fra la vecchia cultura e la nostra nuova idea di politica, non sa come mettersi in mezzo e riesce solo a dire e fare cose fastidiose. Per il resto si limita ad evitare in anticipo la sua sconfitta. Ma come si può evitare una sconfitta? Si fantastica di cambiare le regole del gioco, e poi (una volta trovati altrettanti poltronisti) si cambia la legge elettorale con un colpo di mano degno dei peggiori personaggi della nostra storia.

Doveva incrociare Berlusconi sabato 28 a Catania, ma lui non ci sarà. Sarete entrambi a Palermo, il 29. Lei, sul palco del nuovo spettacolo, ha detto: “Siamo due buffoni, uno dei due è falso. Bisogna vedere qual è”. Scherzi a parte, come vede questo confronto a distanza? E come spiega il fatto che il centrodestra in Italia abbia bisogno ancora di un leader che lei ha definito “Tutankhamon”…?

La situazione di Berlusconi fa tenerezza e fastidio epidermico al tempo stesso, io non stavo scherzando affatto. E’ un uomo che, per ragioni sfuggenti (ma di certo inquietanti) lancia un’immagine apparentemente rigenerata di se sperando che oltrepassi l’ostacolo del buon gusto e della decenza ancora una volta. Una scommessa davvero al limite del credibile, eppure sta succedendo. Colgo l’occasione per ricordargli che confusioni fra egitto e marocco, come quelle per la nipote di Mubarak, non credo se le possa più permettere. Se si lascerà incrociare ne vedremo delle belle

Come immagina la Sicilia del 6 novembre, a spoglio ultimato? La immagino chiarificata, come le ho detto: niente alibi, abbiamo fatto il possibile perché la posta in gioco fosse chiara e limpida; non c’è più nessuna figura “mezza”, come crocetta, a coprire la coscienza di chi farà scelte timidamente insignificanti: la sfida è chiara e non fraintendibile. Con noi inizierà un percorso difficile ma di cui i siciliani potranno andare orgogliosi , anche partecipando. Con loro, comunque si camuffino, resterà tutto com’è, non impressioniamoci: è forse l’ultima votazione non precondizionata in Italia, e per questo è importante. I siciliani devono andare a votare. Lo devono alla loro storia. BeppeGrillo.it

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