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“Preavviso di garanzia”: di Marco Travaglio

By admin

November 05, 2017

04/11/2017 – Ieri La Stampa ha scoperto dopo mesi di letargo un’improvvisa passione per la cronaca giudiziaria. E non per una sentenza o una nuova indagine, ma per una presunta svolta nelle indagini sulla tragedia di piazza San Carlo, dove morì una persona e centinaia rimasero ferite per il falso allarme-attentato che scatenò il fuggifuggi di migliaia di tifosi. Un evento imprevisto e imprevedibile, aggravato da due scelte sbagliate – scrive Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano nell’editoriale di oggi 04 novembre 2017, dal titolo “Preavviso di garanzia”.

La prima, la gestione improvvida dell’ordine pubblico da parte della Questura e della Prefettura (transenne tutt’intorno alla piazza e libera vendita abusiva di bottiglie di alcolici all’interno). La seconda, l’errore (visto col senno di poi) della giunta a 5Stelle di consentire ciò che tutte le giunte precedenti avevano sempre consentito, anche dopo le prime stragi dell’Isis in Europa: la proiezione della finale di Champions League con la Juventus in campo sul maxischermo in una piazza del centro città con scarse vie di fuga.

Ecco dunque il titolo di apertura de La Stampa (gruppo Elkann-De Benedetti): “Piazza San Carlo, l’atto d’accusa dei pm. A Torino pronti gli avvisi di garanzia contro i vertici cittadini. Una ventina gli indagati, tra loro anche la sindaca Appendino. Rischiano fino a 12 anni di carcere. Svolta nell’inchiesta…”. Con tanto di editoriale che elogia la Procura di Torino: “Un passo verso la verità” per l’accusa – scontata e stranota, dopo la morte di una donna – di omicidio colposo.

Quindi, par di capire, La Stampa è in possesso dell’atto di accusa della Procura e dei nomi degli avvisati. Invece basta girare pagina per non trovare, alla 2 e alla 3, un solo virgolettato (“l’atto di accusa”) né un solo nuovo indagato (su “una ventina”). Un’assoluta novità nel panorama della cronaca giudiziaria: il preavviso di garanzia (de La Stampa, non della Procura). È una vera fortuna che non ci siano di mezzo B. o il Pd, sennò chi li sentirebbe i puntuti polemisti de La Stampa sdegnati per la “fuga di notizie”, la “giustizia a orologeria”, l’“uso politico della giustizia” e il disprezzo per la “presunzione d’innocenza” alla vigilia delle elezioni siciliane? Il fatto poi che i preavvisati di garanzia siano accusati di omicidio colposo aggiunge al tutto un irresistibile tocco di surrealismo. Da quando esiste, cioè da più di un secolo, la Fiat (ora Fca) è sempre stata il principale fornitore di omicidi colposi alla Procura di Torino, con tutti i suoi operai morti sul lavoro: quelli che, ai tempi d’oro di Valletta e dell’Avvocato, La Stampa faceva morire sempre “in ambulanza durante il trasporto in ospedale” e mai in fabbrica, come se la Croce Verde fosse un covo di serial killer.

Eppure, a memoria d’uomo, non si rammenta una prima pagina de La Stampa intitolata “Mirafiori, l’atto d’accusa dei pm. A Torino pronti gli avvisi di garanzia contro i vertici Fiat. Una ventina gli indagati, tra loro anche Romiti (o Marchionne). Rischiano fino a 12 anni di carcere”. Non solo.

L’anno scorso il Tribunale di Ivrea ha condannato a 5 anni e 2 mesi l’azionista di Stampubblica Carlo De Benedetti per omicidio colposo plurimo e per la morte di 13 dipendenti Olivetti colpiti da tumori da amianto. Ma purtroppo un anno fa La Stampa non aveva ancora scoperto la cronaca giudiziaria né la gravità dell’omicidio colposo: infatti alla condanna (non al preavviso di garanzia) per il suo azionista non dedicò l’apertura della prima pagina, ma un richiaminuccio visibile solo ai lettori muniti di microscopio elettronico, ovviamente senza nomi nel titolo (“Caso Olivetti, tutti condannati”). Sempre meglio di quel che è accaduto il mese scorso, quando Ottaviano Del Turco è stato condannato a 3 anni e 11 mesi in Cassazione per tangenti (induzione indebita), ma non per associazione a delinquere, e La Stampa l’ha spacciato per “assolto”. L’altro giorno invece sono uscite le motivazioni della sentenza d’appello (reato commesso e prescritto) che sancisce definitivamente come B. nel 2006 abbia corrotto il senatore De Gregorio per rovesciare il governo Prodi: su La Stampa una notiziola di 22 righe a pagina 9, dal titolo civettuolo “I giudici di Napoli: ‘Silvio corruttore’”. Che sarà mai comprare senatori per rovesciare governi, al cospetto della fantasmagorica denuncia di Renzi da Chicago (un’intera pagina de La Stampa): “I grillini ci attaccano con le fake news… È in atto un tentativo impressionante di condizionare la politica italiana, segnatamente contro il Pd. Non tocca a me dire se sono i russi visto che la catena organizzativa di comando la scopriranno i magistrati, ma M5S costruisce tutto sulla falsificazione scientifica, i trolls, le firme false a Palermo (invece quelle di Bergamo e di Vercelli, col presidente della Provincia Pd e la sindaca Pd condannati per firme false, sono vere, ndr), il bilancio falso a Torino (mai stabilito da alcun giudice, ndr), le fake news rilanciate in maniera costante…”. Quindi, se B. condiziona la politica e butta giù un governo a colpi di mazzette, vale 22 righe. Se Renzi delira di un complotto russo-grillino, sul celebre asse Putin-Di Maio, una pagina. Se la Procura di Torino non si decide a incriminare la Appendino per omicidio, provvede La Stampa su tre pagine. E se ieri il Tribunale di Roma (non i pm in un avviso o preavviso di garanzia, ma il giudice in una sentenza di primo grado) accusa di falsa testimonianza su Mafia Capitale (non su un incidente di piazza) 27 politici, fra cui il governatore pd Zingaretti e la deputata pd Campana, che si fa? Oggi, per la par condicio, La Stampa dovrebbe uscire in edizione straordinaria col titolo cubitale: “Mafia Capitale, l’atto d’accusa del Tribunale. A Roma pronti gli avvisi di garanzia contro il Pd: 27 gli indagati, tra loro anche il governatore Zingaretti. Rischiano fino a 12 anni di carcere”. Dài che anche oggi ci divertiamo. – Articolo intero su Il Fatto Quotidiano in edicola oggi. Diventa sostenitore di L’Onesto clicca mi piace sulla pagina facebook