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Forza Italia, 100 Milioni Di Debiti. Al Via I Pignoramenti. Bloccati I Conti

By admin

November 11, 2017

11/11/2017 – Il partito degli azzurri non paga i debitori e vanta un passivo di 100 milioni. I conti delle imprese fornitrici. Licenziati tutti i dipendenti: rimasti in tre. E dire che Forza Italia si candida trionfalmente a raggiungere il 40% alle prossime elezioni (è stato l’annuncio del leader Silvio Berlusconi). Ma senza un soldo in cassa. Già, perché stando a quanto ricostruisce il Fatto Quotidiano, il partito degli azzurri non paga i debitori e vanta un passivo di 100 milioni di euro, situazione che ha fatto scattare pure i pignoramenti per circa 2 milioni.

Forza Italia rischia anche il blocco dei suoi conti bancari, come i 163 mila euro depositati presso Poste Italiane o i 194.491 mila in Banca Prossima.

Potranno essere pignorati anche i fondi pubblici, come i 394 mila euro che il ministero dell’Economia deve versare a Fi come quota del 2 per mille. Ma chi è che bussa alla porta del partito di Silvio Berlusconi per battere cassa? La lista è lunga. Ci sono decine di ex dipendenti a cui non è stato versato il tfr o che chiedono altre spettanze, come Claudio – ricostruisce sempre il Fatto – che deve avere 150 mila euro o Felicetta che deve averne altri 55 mila.

C’è pure un’ex segretaria dell’ex ministro Sandro Bondi che ha fatto causa per poco meno di 20 mila euro. I conti più salati sono quelli presentati al partito dalle imprese fornitrici. Fra le tante, ci sono Eginformativa Progetti speciali Srl, che ha gestito per anni il sistema informatico del partito nella storica sede romana di via dell’Anima e che vanta crediti per oltre 490 mila euro. Telecom Italia a cui spettano 356 mila euro; e la Immobiliare Matisse Srl che ha emesso fatture per altri 155 mila euro. Ma cosa non ha funzionato nei bilanci del partito? Innanzitutto, pare che i parlamentari azzurri non abbiano versato la loro quota di indennità, ma è dal 2008 che Forza Italia ha chiuso tutti i bilanci in perdita: il passivo è passato da 6 ai 100 milioni del 2016 e deve 5,6 milioni ai fornitori. Berlusconi ha dato una mano accollandosi i debiti con le banche come Unicredit e Mps e ora, con 90 milioni, è il più grane creditore del partito. E dire che il costo del lavoro è anche nullo. A fine 2015 sono stati licenziati gli 81 dipendenti. FONTE

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