Ambiente e salute

Roma, due omicidi con il pugnale: per gli investigatori la mano è la stessa. Il fermato ammette: “Ho aggredito la trans”

By admin

November 12, 2017

12/11/2017 – “Si ho aggredito la trans, pensavo fosse una donna invece poi mi sono accorto che non era così. Allora le ho chiesto di restituirmi i soldi non voleva e abbiamo litigato”. Un coltellata al cuore e Laurentiu Ursu, transessuale romena di 27 anni, muore venerdì notte al parco del Turismo nel quartiere Eur a Roma. Passano 12 ore e l’assassino Emanuele V. di 35 anni esce con un amico nordafricano di 20 anni, conosciuto durante un periodo di detenzione comune in carcere.

I due passano un weekend all’insegna dello sballo, fiumi di alcol e droga e poi vanno a dormire assieme in un capannone abbandonato a San Basilio, sempre nella Capitale. Il 20 enne nordafricano muore anche per lui è fatale una coltellata al cuore (stesso punto in cui era stata pugnalata la trans). “Non l’ho ucciso io – giura di fronte agli agenti della squadra mobile sezione omicidi – con lui abbiamo consumato cocaina, poi all’alba sono andato via e lui era ancora vivo”.

È chiaro che gli investigatori sospettano che l’uomo sia l’autore anche del secondo omicidio. Nel frattempo il 35enne è stato arrestato, per lui l’accusa (il pm è Alberto Pioletti) è di omicidio volontario della trans ed evasione dai domiciliari. L’uomo infatti stava scontando la parte finale di una condanna (per tentato omicidio) a casa. Tra l’altro nel parco del Turismo, la zona in cui è stata uccisa la trans, sono stati trovati degli effetti personali del 35enne. La transessuale ha lottato e si è difesa. Ma questo non è bastato. Il 35enne l’avrebbe trafitta senza pietà con un coltello, o con una lama di qualche genere, in pieno petto fino ad arrivare al cuore. Per Laurentiu Ursaru, transessuale romena di 27 anni, non c’è stato niente da fare. A trovarla senza vita, intorno alle 11.00, è stato un passante. Con un coltellata simile è stato ucciso anche il nordafricano di 20 anni. L’omicidio è avvenuto intorno alle 6.30 di sabato in via Padre Lino da Parma, una traversa della Tiburtina tra San Basilio e Tor Cervara. A trovarlo riverso in terra, all’ingresso di una fabbrica abbandonata, utilizzata come alloggio di fortuna da molti senza tetto, è stato un conoscente. L’uomo ha telefonato immediatamente al numero unico delle emergenze. Quando è arrivata l’ambulanza il 20enne era ancora vivo. Le condizioni però erano critiche, per questo è morto durante il trasporto in ospedale. FONTE Diventa sostenitore di L’Onesto clicca mi piace sulla pagina facebook