Ambiente e salute

Orrore a Padova: Sposa bambina violentata dal marito, musulmano “integrato”.

By admin

November 22, 2017

22/11/2017 – Grida vendetta la vicenda della sposa-bambina, molestata, abusata sessualmente a 9 anni. Vittima non solo della cieca violenza di un uomo, suo marito, ma anche e soprattutto di un orribile disegno molto più grande di lei. Questa bimba di nove anni, di religione musulmana, che frequentava le scuole elementari, viveva da tempo a Padova, ma al contrario delle sue compagne di classe, era non solo andata sposa da bambina, ma era violentata sistematicamente dal “marito”, un uomo di 35 anni, ossia di 26 anni più di lei.

Curioso sentire parlare con tanta enfasi di Ius soli e di integrazione, quando poi nessuno – neanche le donne progressiste dalla Boldrini in giù- su questa discriminazione delle donne nella religione musulmana e sulle usanze familiari contrarie alle nostre leggi non dicono un parola. Nulla.

Sposa bambina, alla faccia dell’integrazione Sul caso della sposa bambina di nove anni ora è stata aperta un’indagine dopo che gli investigatori hanno raccolto la testimonianza della stessa vittima. Sia la famiglia della bambina che il trentacinquenne sono musulmani stranieri residenti nel Padovano. Il caso è stato scoperto a seguito di un evento drammatico per la salute della bambina, ossia quando è stata portata in ospedale per emorragia dopo gli abusi sessuali. I segni riscontrati dai medici sul piccolo corpo non avrebbero lasciato dubbi sulla violenza perpetrata. In seguito, grazie agli psicologi è emerso quanto sarebbe stata costretta a subire la bambina. L’indagine ora è affidata ai carabinieri. Ha dell’incredibile una storia del genere che credevamo confinata nei paesi musulmani ma abbandonata una volta gunti nei paesi occidentali. Che in Italia, a Padova, una famiglia musulmana arrivata in Italia da tempo, abbia combinato il matrimonio della figlioletta di nove anni con un 35enne lui pure di fede islamica, senza aspettare che la bambina raggiungesse la maggiore età, lascia senza parole. FONTE Diventa sostenitore di L’Onesto clicca mi piace sulla pagina facebook