Ambiente e salute

L’Ue chiede aggiustamenti al prossimo Governo. Buco da 3,5 miliardi, preoccupa il debito. Riesame in primavera

By admin

November 22, 2017

22/11/2017 – Un buco da circa 3,5 miliardi di euro nei conti pubblici dell’Italia per rispettare gli impegni di risanamento e un livello di debito pubblico preoccupante. Questo in estrema sintesi il giudizio che emerge dalla pagella Ue sull’Italia. Bruxelles evidenzia una deviazione “significativa” dal percorso di risanamento ed esorta a “non annacquare la manovra” attualmente in Parlamento. Rimanda tutto alla prossima primavera per un riesame della situazione dei conti pubblici italiani.

“Il compito della Commissione non è mai porre dei problemi e indicare responsabili, ma trovare soluzioni nel dialogo: è questo lo spirito della lettera al ministro Padoan. Mettiamo in luce quali sono i fatti, un buon dialogo si basa sui fatti, ci sono degli scarti che devono essere colmati, fissiamo un appuntamento con l’Italia alla primavera e siamo ostinati a trovare delle risposte” ha detto Pierre Moscovici.

L’altro motivo è che Bruxelles vuole pronunciarsi in via definitiva “alla luce del bilancio definitivo adottato dal Parlamento italiano a dicembre”. Dalla sintesi dei documenti pubblicata finora non viene indicata alcuna cifra relativa alla possibile manovra di bilancio necessaria per rispettare le regole del patto di stabilità nel 2018. È noto però che secondo i calcoli di Bruxelles l’obiettivo del governo di ridurre dello 0,3% il deficit strutturale non sarebbe assicurato: mancano, sempre secondo la commissione, circa 3,5 miliardi, pari allo 0,2% del Pil.

Quanto al rispetto della regola del debito, per la decisione di aprire una eventuale procedura di ‘infrazione’ la Commissione ha il margine discrezionale di valutazione. Nel frattempo nella lettera Bruxelles esorta ad “attenersi alle riforme strutturali, in particolare quella delle pensioni, che sostengono la sostenibilità a lungo termine del debito”.

Si tratta di verificare se esistono dei “fattori rilevanti” che hanno impedito a uno stato di rispettarla. Fattori che finora sono stati riconosciuti all’Italia ma in un contesto ciclico negativo, contesto che non è quello attuale. Al momento Bruxelles non prevede che nel 2018 sia applicata la clausola degli eventi eccezionali come disastri naturali, costi per la sicurezza in alcuno stato. Nel 2017 ne beneficeranno Italia, Belgio, Ungheria, Austria, Slovenia e Finlandia e la commissione darà la sua valutazione nella primavera 2018. Fonti Mef: “Fiduciosi, non saranno necessari altri interventi” La Commissione europea – sottolineano fonti del Mef – “apprezza i risultati del processo di consolidamento dei conti pubblici messo in atto dal governo negli ultimi anni e per il 2018 riconosce la misura dello 0,3% per l’aggiustamento strutturale del bilancio. Dombrovskis e Moscovici chiedono al governo di spiegare alcuni aspetti delle misure di bilancio adottate per il 2017 e per il 2018. Il governo è fiducioso che attraverso il dialogo costruttivo con la Commissione potranno essere chiariti i diversi punti di vista, senza la necessità di ricorrere ad ulteriori interventi”.  FONTE Diventa sostenitore di L’Onesto clicca mi piace sulla pagina facebook