Ambiente e salute

Autovelox: multa nulla se data lungo un rettilineo. Come fare ricorso se l’auto non viene fermata

By admin

November 24, 2017

24/11/2017 – Se ti è arrivata una multa per eccesso di velocità rilevata tramite autovelox, oltre ai classici motivi di opposizione (assenza della segnaletica, mancata taratura annuale dell’apparecchio, ricevimento del verbale oltre i 90 giorni dall’infrazione) ce n’è uno che spesso si sottovaluta ma che, stando ad alcune recenti sentenze della Cassazione, non è meno efficace. Ci siamo, infatti, abituati forse troppo a subire le contestazioni in “differita”, ossia tramite comunicazione a casa della raccomandata con la contravvenzione. Ma la regola esige che l’automobilista venga sempre fermato dalla pattuglia laddove possibile. Come ad esempio in un rettilineo. Quindi, il verbale della polizia che liquida con formule generiche le ragioni per cui non si è intimato subito l’alt al conducente è nullo. È questa la sintesi di una pronuncia della Suprema Corte depositata ieri [1] e che costituisce l’ennesimo appiglio contro i Comuni. Ma procediamo con ordine e vediamo, in caso di multa con l’autovelox, come fare ricorso se l’auto non viene fermata.

La legge impone che gli autovelox in città siano sempre accompagnati dalla presenza della volante che ha l’obbligo di contestare immediatamente l’infrazione al conducente. Non è possibile quindi né il rilevamento automatico da remoto dell’eccesso di velocità (ad esempio con gli autovelox nascosti in box o ai margini della strada che funzionano da soli), né inviare la multa in un successivo momento a casa del trasgressore. Sulle autostrade quest’obbligo, come noto, non c’è. Infine, sulle strade urbane a scorrimento e su quelle extraurbane principali è possibile il rilievo automatico e la contestazione differita, ma solo a condizione che vi sia un’autorizzazione del Prefetto che individui l’esatto tratto della strada dove non è necessaria la contestazione immediata.

Ma attenzione: quando dalla foto dell’infrazione emerge che essa è stata commessa su un lungo rettilineo dove non sarebbe stato difficile o pericoloso intimare l’alt, gli agenti devono chiarire perché, nonostante questo, il veicolo non è stato fermato subito. Dunque la polizia non può usare formule ciclostilate e generiche solo per accelerare le operazioni.

Cerchiamo di tradurre in termini pratici quello che abbiamo appena detto. La prima cosa che devi fare è leggere attentamente la multa. Verifica se sul verbale viene riportata una formula di questo tipo «Non è stato possibile eseguire la contestazione immediata perché è stato usato un apparecchio che consente la determinazione dell’illecito in tempo successivo al passaggio dell’autoveicolo». In tal caso cerca di ricordare se il tratto di strada era un rettilineo. Se così fosse (e non eri in autostrada), allora ci sono buone possibilità per contestare la multa. Difatti, secondo la Corte, «in via di principio» su un lungo rettilineo nulla impedisce l’alt. In effetti, si può anche leggere su un display remoto i valori rilevati dall’autovelox, far appostare un’altra pattuglia poco dopo o usare un telelaser, che effettua la misurazione centinaia di metri prima del luogo in cui si trovano gli agenti. Se tutto ciò non fosse possibile, basterebbe scriverlo sul verbale. I giudici infatti non possono sindacare sulle modalità con cui la polizia organizza i propri servizi. Però quest’ultima ha un obbligo di chiarezza e trasparenza col cittadino e non può liquidarlo con formule generiche, pregiudicando il suo diritto di difesa. Non è la prima volta che la Cassazione si abbatte sulle multe elevate dagli autovelox sulle strade prive di curve. Solo qualche giorno fa la Suprema Corte aveva giudicato un caso molto simile, quello del classico rettilineo situato fuori dal centro cittadino, classificabile quindi come «strada extraurbana secondaria». Leggi Multe autovelox su rettilineo: stop della Cassazione. In questo caso non basta – dicono i giudici supremi – l’ordinanza prefettizia ad autorizzare la contravvenzione senza la contestazione immediata. Perché il verbale sia valido, in esso vanno indicate le ragioni per cui non si è potuto fermare l’automobilista dandogli la possibilità di difendersi. Ragioni che non possono sinteticamente liquidarsi con il semplice fatto che l’apparecchio consente la determinazione dell’illecito soltanto in un momento successivo al passaggio del mezzo. FONTE Diventa sostenitore di L’Onesto clicca mi piace sulla pagina facebook