Ambiente e salute

Torino, l’ex ministra Fornero alla proiezione del fil m sugli esodati: “Distrutta”

By admin

November 30, 2017

29/11/2017 – Impassibile guarda le immagini passare sullo schermo, ogni tanto si morde le labbra e con le mani tormenta un foglio, ma quando poi le danno la parola la voce le si incrina: “Sono distrutta” dice Elsa Fornero, chiedendo di poter andare via dalla sala della Cascina Roccafranca dove ieri sera è stato proiettato “L’Esodo”.

Il film di Ciro Formisano dedicato al dramma degli esodati, “vittime” della riforma pensionistica voluta dal governo Monti, è stato un’occasione per uno dei primi incontri pubblici tra l’ex ministra e alcuni di loro. Delle centinaia di migliaia di pensione rimaste senza pensione e senza lavoro dal 2012 in poi, ancora oggi 6mila non hanno tutele: “Questo film è dedicato alle vittime di quello che pensiamo sia un errore” spiega la protagonista, Daniela Poggi.

Per un’ora e mezza il viso dell’ex ministra del Lavoro è una maschera, assistite al film senza scomporsi. Al suo fianco la presidente dell’associazione Mamre ed ex-vicepresidente della Compagnia di San Paolo, suor Giuliana Galli, applaude quando la proiezione si conclude, lei no. “Non lo so se mi sia piaciuto”. Fornero si commuove mentre ripercorre quei momenti, vorrebbe andare via, ma poi si ferma per 40 minuti a cercare di raccontare le sue ragioni: “Che stupidi questi professori a credere che fosse necessario far qualcosa per salvare il Paese – aggiunge amara – Dovevamo pensare che avesse ragione Silvio Berlusconi, i ristoranti erano pieni e dovevamo continuare a indebitarci, ma avremmo fatto la fine della Grecia che oggi sta peggio dell’Italia”. Poi attacca: “Pensavo potessimo fare il bene del Paese però il partito Democratico, cui pur non essendo mai stata iscritta mi riferivo, mi ha sempre impedito di spiegare la nostra posizione – ricorda – Nelle loro feste durante il corso del governo tecnico non mi hanno mai invitato per spiegare le ragioni della mia riforma”. Prima di lasciare la sala, sottobraccio il quadro al centro del film che il regista ha voluto donarle, un’ultima amara considerazione: “Non farò più il ministro, nemmeno se qualcuno me lo venissero a chiedere in ginocchio”. FONTE Diventa sostenitore di L’Onesto clicca mi piace sulla pagina facebook