Il presidente del Consiglio Matteo Renzi scende dall'aereo che lo ha condotto a La Valletta per l'incontro con il primo ministro di Malta, Joseph Muscat, e la cerimonia di inaugurazione dell'interconnettore elettrico tra Malta e Italia, 9 aprile 2015. ANSA / US PALAZZO CHIGI - TIBERIO BARCHIELLI +++ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING+++

Ambiente e salute

Air Force Renzi, ora è ufficiale: costa 150 milioni di euro. È scritto in un documento del ministero della Difesa

By admin

November 30, 2017

30/11/2017 – Airbus quadrimotore – Un documento della Difesa – escluso dal report inviato in Parlamento – rivela il costo del noleggio da Etihad che dura fino al 2023 Il capriccio di Matteo Renzi – un mega aereo di Stato a noleggio, l’Air Force Renzi – è riassunto in una cifra altrettanto mega: 149.557.812 euro. Il fiorentino ha lasciato Palazzo Chigi da quasi una dozzina di mesi e non usufruisce del quadrimotore di proprietà di Etihad (già azionista al 49 per cento di Alitalia).

L’aereo di Stato voluto da Matteo Renzi, quando era premier, è costato quasi 150 milioni di euro. Per la precisione 149.557.812 euro. Lo riporta un’inchiesta del Fatto Quotidiano di oggi. Il quadrimotore è di proprietà di Ethiad (già azionista al 49 per cento di Alitalia).

I 150 milioni dell’Air Force Renzi sono opportunamente “nascosti” in una tabella allegata – che proponiamo in pagina – “distrattamente” neppure presente all’interno del faldone pubblicato (si tratta del dossier CCXLV, cioè 245 in latino, che per legge deve essere diffuso ogni anno assieme al bilancio della Difesa). Oltre al costo per l’affitto, si scopre pure la durata dell’accordo con gli emiratini: sette anni, che scadono nel 2023. Etihad ha consegnato l’Airbus 340-500 nel gennaio del 2016, dopo ripetuti interventi di conversione e riqualificazione del mezzo che ha effettuato il primo volo il 31 marzo 2006. La giustificazione dell’operazione è spiegata nel documento con la necessità di ottemperare alla normativa “Etops”, le limitazioni a cui sono sottoposti gli aerei commerciali quando sorvolano gli oceani. Ma è una menzogna: i quadrimotori commerciali non esistono quasi più. L’Alitalia, per dire, ne è sprovvista. Per colpa dell’azienda disastrata?

L’Airbus 340-500 con le insegne provvisorie della Repubblica italiana

dopo un anno e mezzo di rullaggi tecnici e addestramenti del personale, ha esordito in una trasferta negli Stati Uniti e in Canada dell’aprile 2017 con Paolo Gentiloni presidente del Consiglio. In sostanza: per un quinto del tempo del noleggio, l’Italia ha pagato Etihad senza usare l’Air Force Renzi, se non – va ricordato – per una missione del sottosegretario Ivan Scalfarotto a Cuba. L’ex premier ha sempre negato spese folli per l’Airbus, confidando sulla riservatezza nella triangolazione Difesa-Etihad-Alitalia. Ma già nel 2016, invece, una “nota aggiuntiva” del ministero di Roberta Pinotti segnalava un aumento del 622 per cento sul 2015 delle “funzioni esterne” per i voli di Stato: 15 milioni di euro, come rivelò il Fatto, forse serviti per la manutenzione straordinaria del velivolo. Denaro che si perde, non è mica un investimento. Nel 2023, per l’appunto, l’Italia dovrà restituire l’Airbus a Etihad dopo aver saldato rate per 149 milioni, più gli eventuali extra. FONTE

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