Uno sportello della banca Etruria. ANSA/FRANCO SILVI

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Etruria, attacco Pd a Bankitalia: spinse a nozze con Bpvi. Pm Arezzo, ‘strano incentivo a fusione’ ma esclude ruolo Boschi

By admin

December 01, 2017

01/12/2017 – “Si sta sgretolando il castello di sciocchezze e sta emergendo la vera responsabilità” del fallimento di Banca Etruria “che è stata della Banca d’Italia” non solo in termini di vigilanza ma “per un suo ruolo financo eccessivo”. E’ quanto ha affermato il presidente del Pd Matteo Orfini al termine dell’audizione del procuratore della Repubblica di Arezzo sul caso Banca Etruria sottolineando come nelle prossime audizioni (della vigilanza e poi del governatore Ignazio Visco ndr) la Commissione chiederà conto all’istituto centrale del suo operato, specie nella possibile aggregazione di Bpvi con Etruria.

Pm Arezzo, strano incentivare fusione con Bpvi – “Ci è sembrato un poco strano” che venisse dalla Banca d’Italia incentivata l’aggregazione di Banca Etruria con Popolare di Vicenza la quale, “leggendo dalle fonti aperte le ispezioni” di Via Nazionale “era in condizioni simili”. Lo afferma il procuratore di Arezzo Roberto Rossi alla Commissione d’inchiesta sulle banche rievocando la mancata fusione fra il 2014 e il 2015. La mancata operazione portò poi Bankitalia a censurare e sanzionare i vertici e al commissariamento dell’istituto a febbraio 2015.

Al procuratore di Arezzo “non risulta”, agli atti della sua inchiesta sulla bancarotta di Banca Etruria, l’intercettazione del 3 febbraio 2015 fra l’allora vicepresidente di Etruria Pier Luigi Boschi (padre della sottosegretaria Maria Elena ndr) e il dg di Veneto Banca Vincenzo Consoli. Rossi rispondeva, in commissione d’inchiesta sulle banche, alla domanda del deputato Carlo Sibilia (M5S) che ha letto il contenuto del dialogo fra i due: “domani io ne parlo con mia figlia, con il presidente (Matteo Renzi ndr) domani, ci sentiamo in serata”. Per Rossi forse “si tratta di accertamenti disposti dalla Procura di Vicenza di cui non ci ha reso partecipi”. M5S, giubilo Pd surreale, redde rationem su Boschi – “Da Mps a Etruria, dalla banca di partito alla banchetta di famiglia: cambia il titolo, ma il copione si ripete. Ed emergono via via i rapporti incestuosi, i conflitti di interessi tra istituti di credito, certa politica e imprenditoria parassitaria”. Lo dicono i membri M5S della commissione di inchiesta sul sistema bancario a seguito dell’audizione del procuratore di Arezzo, Roberto Rossi. “Le colpe, le omissioni e le bugie di Bankitalia, rispetto alla mancata fusione con PopVicenza, sono evidenti. Ma il Partito democratico – proseguono i portavoce Cinquestelle – non si sogni di scaricare tutte le responsabilità su via Nazionale. Sono surreali le esultanze dei renziani in queste ore, proprio loro che fino a ieri si erano vantati, ignorando il Tub, di aver contribuito a cacciare dalla banca gli amministratori reietti, tra cui Pier Luigi Boschi. Cosa che peraltro rappresenta una fake news in piena regola, visto che è Bankitalia a predisporre il commissariamento e soltanto il Mef, non il governo nella sua collegialità, sigla in modo notarile il provvedimento”. Inoltre “non risultano archiviazioni a beneficio di Boschi senior che ha invece subito sanzioni dirette per opera della vigilanza. Piuttosto, tanto per andare diretti al problema, il pm aretino ha evidenziato come i guai della banca si siano aggravati a partire dal 2011, guarda caso quando papà Boschi entra in consiglio di amministrazione. Poi, nel maggio 2014, il padre del sottosegretario diventa addirittura vicepresidente dell’istituto che nel frattempo sprofonda verso una perdita da oltre mezzo miliardo con 3 miliardi di Npl”. “Rossi ci ha spiegato che il prospetto dell’obbligazione tossica da 100 milioni del 2013 non passò mai dal Cda, ma noi abbiamo messo agli atti il comunicato stampa della banca, datato 6 giugno 2013, in cui si parlava di un prospetto vistato e approvato dal consiglio di amministrazione. Non possiamo pensare che un dirigente importante e in vista, come Boschi senior, fosse sempre, casualmente, avulso dalle scelte tanto strategiche quanto scellerate della banca. Ma arriverà presto il momento – concludono i portavoce Cinquestelle – in cui metteremo in evidenza pure i conflitti di interessi, le manovre segrete e le bugie della figlia rispetto al salvataggio dell’istituto del giglio tragico”. Paglia (SI), incredibile scarica-barile Pd – “È incredibile, oltre che maldestro, il tentativo del Pd di scaricare su Bankitalia le responsabilità del crack di Etruria. Nulla dicono commissari Pd sulle responsabilità di amministratori che hanno azzerato con le loro azioni e omissioni il valore dell’istituto. Ciò che interessa è che via Nazionale chiedesse a più riprese di individuare un partner solido, senza che questa indicazione sortisse alcun effetto, ancora una volta per il boicottaggio dei dirigenti di Arezzo. Non ci sono prove che questo significasse pressione verso una fusione con Bpvi, mentre è vero che Bpvi fu l’unica a presentare un’offerta, che gli amministratori nascosero all’assemblea dei soci. Capisco che per il Pd Etruria sia un problema, ma almeno non si falsifichi la verità, arrivando a confondere date e significato delle parole”. Lo afferma il deputato di Sinistra Italiana-Possibile Giovanni Paglia, componente della commissione di inchiesta sulle banche. ANSA 30/11/2017 Dal momento che sei qui…. … abbiamo un piccolo favore da chiedere. Più persone stanno leggendo il nostre le nostre notizie selezionate dai maggiori media locali e internazionali, ma le entrate pubblicitarie attraverso i media stanno calando rapidamente. Vogliamo mantenere la nostra rassegna stampa più aperta possibile. Quindi puoi capire perché dobbiamo chiedere il tuo aiuto. Diventa sostenitore L’Onesto clicca mi piace sulla pagina facebook Puoi farlo anche con una donazione (Donazione Minima 5€), si accettano eventuali proposte di collaborazioni: