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Yemen nel Caos, l’ex presidente Saleh ucciso mentre fuggiva dalla capitale

By admin

December 05, 2017

05/12/2017 – C’è una svolta importante nella guerra civile in Yemen: l’ex presidente yemenita Ali Abdullah Saleh è stato ucciso oggi mentre provava a fuggire da Sana’a. Ma la vera notizia è che l’ex uomo forte del Paese è stato eliminato dai ribelli houthi con cui era alleato fino alla settimana scorsa. Cioè da quei ribelli sciiti sostenuti dall’Iran, in guerra contro il presidente yemenita legittimo Abdrabbo Mansur Hadi, a sua volta sostenuto dalla coalizione militare guidata dall’Arabia Saudita.

Da 3 anni, fino alla settimana scorsa, Saleh aveva combattuto insieme agli houthi; giovedì scorso aveva annunciato di aver riaperto il dialogo con l’Arabia Saudita, e da 48 ore aveva dato ordine alle sue milizie di combattere contro gli houthi che controllano buona parte della capitale. Quegli stessi ribelli che stamattina hanno attaccato l’ex presidente e poi diffuso un video in cui viene mostrato quello che loro identificano come il cadavere di Saleh.

Il corpo, non immediatamente riconoscibile, è avvolto in una coperta e viene caricato a bordo di un pickup dai militanti che esultano per la sua uccisione. Secondo le versioni fornite dai combattenti, poi ripresa da diversi canali, il convoglio di Saleh sarebbe stato intercettato e fermato mentre tentava di lasciare la città in seguito all’esplosione dell’abitazione dell’ex presidente. Le immagini, che ricordano molto quelle dell’assassinio del dittatore libico Muammar Gheddafi, nel 2011, sono state riprese anche dai canali arabi e stanno facendo il giro del web.

Sono stati i media iraniani (l’Iran è alleato degli Houthi) e la radio di Sana’a controllata dai ribelli ad affermare per primi che si trattava proprio del cadavere di Saleh, forse morto nell’esplosione oppure colpito da un cecchino. E se prima siti web vicini all’ex presidente smentivano l’uccisione del loro leader, la conferma è infine arrivata dallo stesso partito dell’ex presidente. “Ali Abdallah Saleh è stato ucciso”, ha riferito, citando il partito, la tv araba al-Arabiya

La coalizione militare araba guidata dall’Arabia Saudita ha chiesto ai civili nella capitale yemenita di allontanarsi dalle zone controllate dai ribelli Houthi. È quanto è stato riportato dal canale televisivo saudita al-Eekhbariya. I civili devono stare a “più di 500 metri” dalle aree controllate dai ribelli Houthi, ha detto l’emittente, il che potrebbe significare un’ulteriore intensificazione dei raid aerei sulla capitale. Nel frattempo, il presidente Abd Rabbo Mansour Hadi ha ordinato alle sue truppe di riconquistare Sana’a con il sostegno della coalizione guidata dai sauditi. Soltanto sabato, in un discorso televisivo, Saleh aveva chiesto alla coalizione saudita di mettere fine ai bombardamenti contro le forze ribelli e al blocco dei porti e aeroporti yemeniti, promettendo in cambio di “voltare pagina”. Ma nel frattempo i ribelli hanno attaccato le postazioni dell’ex presidente, che aveva iniziato quindi a coordinare le sue operazioni con i sauditi chiedendo il loro appoggio aereo. Ieri la coalizione saudita ha accolto con favore un’apertura di Saleh, sostenendo che una nuova alleanza permetterà di “liberare lo Yemen dalle milizie fedeli all’Iran”. Un chiaro riferimento, ai legami tra gli houthi e il governo di Teheran. Negli ultimi giorni gli aerei della coalizione saudita hanno bombardato le postazioni houthi nell’area di Sana’a, appoggiando le truppe di Saleh. Suse van Meegen, una dirigente dell’organizzazione umanitaria “Norwegian Refugee Council”, presente a Sana’a, ha detto all’agenzia Ap che i nuovi combattimenti e i raid hanno “completamente paralizzato le operazioni umanitarie”. In pochi giorni solo a Sana’a i morti sarebbero almeno 250.

Secondo stime dell’ONU, dall’intervento a guida saudita nel 2015 nello Yemen sono state uccise almeno 8670 persone. Solo da aprile i morti accertati sarebbero stati 2211. Riad sostiene il presidente Hadi, in carica dal 2012 ma costretto poi a fuggire all’estero dall’avanzata degli houthi. (Fonte Repubblica.it) Dal momento che sei qui…. … abbiamo un piccolo favore da chiedere. Più persone stanno leggendo il nostre le nostre notizie selezionate dai maggiori media locali e internazionali, ma le entrate pubblicitarie attraverso i media stanno calando rapidamente. Vogliamo mantenere la nostra rassegna stampa più aperta possibile. Quindi puoi capire perché dobbiamo chiedere il tuo aiuto. Diventa sostenitore L’Onesto clicca mi piace sulla pagina facebook Puoi farlo anche con una donazione tramite Paypal cliccando sul tasto: (Donazione Minima 5€), si accettano eventuali proposte di collaborazioni: