Maria Elena Boschi, ministro delle Riforme, alla serata inaugurale della stagione d'opera del Teatro San Carlo con 'Otello' di Rossini, debutto alla regia d'opera del cineasta israeliano Amos Gitai con il quale hanno collaborato due premi Oscar, Dante Ferretti per le scene e Gabriella Pescucci per i costumi, Napoli, 30 Novembre 2016. ANSA/ US TIBERIO BARCHIELLI +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO'ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA +++

Ambiente e salute

Maria Elena tra le “rovine.” La Boschi in fuga da Arezzo, individuato il collegio sicuro di Ercolano-Pompei. Terra di scavi, finanziamenti e fedelissimi

By admin

December 08, 2017

In fuga da Arezzo, dove il Pd rischia di essere sepolto dalla macerie di Etruria. L’ultima idea è di catapultare Maria Elena Boschi in un collegio “sicuro” al Sud, quello di Ercolano e Pompei, luoghi di rovine storiche e di scavi, di voto “organizzato” e signori delle tessere che controllano il territorio. E di fondi, tanti fondi, per la rinascita di Pompei grazie al lavoro di Franceschini, considerato dall’Ue e dall’Unesco un modello da seguire.

Proprio a Ercolano, erano i giorni della conferenza programmatica del Pd a Napoli, per accogliere la Boschi come una regina, fu emessa un’ordinanza per ripulire la città: via foglie, cartacce, munnezza e addirittura i manifesti funebri sui muri della città, per non turbare l’umore dell’illustre ospite. Il sindaco è Ciro Bonajuto, astro nascente del renzismo di rito boschiano, rimasto fedele anche se non è stato premiato con un posto nella segreteria del Nazareno.

Dice una fonte del Nazareno, dietro garanzia di anonimato: “Il punto è questo. Maria Elena in questa fase è debole sul voto di opinione, perché c’è questo tipo di clima sulle banche. Occorre candidarla in un uninominale dove il Pd è forte e anche su un proporzionale sicuro”. Il che, tradotto, significa che la Boschi va “nascosta” e garantita, perché l’effetto Etruria è devastante per il Pd, come lo fu prima del referendum. Portatrice di un oggettivo conflitto di interessi, il suo volto è il simbolo di una responsabilità mai chiarita sulla parte che lei stessa ha giocato in questa storia, scaricando tutto il peso dei crac sui controllori e auto-assolvendosi. Più di un dirigente del Pd spiega: “Ci sono due piani in questa storia. C’è Renzi che dice: ‘il male che ci dovevano fare ce lo hanno fatto’. Rispondiamo colpo su colpo. E dunque vuole mettere a riparo i suoi e continuare la guerra totale. E ci sono le colombe del renzismo, come quelli di Delrio, che pensano che così ci schiantiamo e lei dovrebbe evitare di andare in giro, per il bene di tutti”.

Secondo i calcoli, il collegio campano è sufficientemente sicuro. Sufficientemente, perché un anno fa, in provincia di Napoli, il No vinse ovunque. Comprende Ercolano, Pompei, Torre Annunziata, Torre del Greco, Trecase. Ercolano, la potente ex ministra lo ha curato come già fosse un collegio elettorale, intensificando visite e attenzioni, come quando, a maggio, si presentò a sorpresa alla cerimonia annuale di consegna di alcune borse di studio, organizzata da Buonajuto. In platea erano presenti alcuni immigrati africani, ubicati a favor di telecamere. Un’immagine che era un messaggio, dopo le polemiche che avevano investito Buonajuto sulla partecipazione degli immigrati alle primarie nella sua città, dove Renzi ha raccolto un bulgaro 80 per cento. Sempre di recente la Boschi ha partecipato al party per i 40 anni di Ciro Buonajuto nell’elegante cornice settecentesca di Villa Campolieto, insieme a una cinquantina di invitati. Tra loro, il capogruppo del Pd in regione Mario Casillo, vero dominus del Pd campano e garante dell’operazione Boschi. Il collegio è un suo feudo. A Pompei è stato eletto sindaco, un anno fa, Pietro Amitrano, un suo fedelissimo. Tra i suoi sostenitori il precedente sindaco del Pd, finito in una inchiesta nell’ambito della gestione locale del cimitero. Altro ex democristiano legato alla dinastia dei Casillo (il padre di Mario è Francesco, vecchio notabile della Dc) è Vincenzo Ascione, sindaco di Torre Annunziata.

Al Pd campano sono pronti: “Appena ci danno l’ordine su Maria Elena, partiamo col casa per casa”. Per il proporzionale, invece, il ragionamento è ancora in fieri: se è opportuno puntare tutto sulla Campania o diversificare. Nel collegio Nola-Portici-Torre del Greco-Castellammare, l’ex ministra può contare sul sostengo pesante di Vincenzo Cuomo, diventato famoso come “furbetto del privilegio”: eletto sindaco di Portici alle ultime amministrative con una valanga di preferenze, prima di rinunciare all’incarico da senatore fece una infinita “melina” per non perdere il vitalizio. Meglio Ercolano, dicono al Nazareno. Si viaggia sempre alla distanza di oltre 400 km a Sud di Arezzo. FONTE Dal momento che sei qui…. … abbiamo un piccolo favore da chiedere. Più persone stanno leggendo il nostre le nostre notizie selezionate dai maggiori media locali e internazionali, ma le entrate pubblicitarie attraverso i media stanno calando rapidamente. Vogliamo mantenere la nostra rassegna stampa più aperta possibile. Quindi puoi capire perché dobbiamo chiedere il tuo aiuto. Diventa sostenitore L’Onesto clicca mi piace sulla pagina facebook Puoi farlo anche con una donazione tramite Paypal cliccando sul tasto: (Donazione Minima 5€), si accettano eventuali proposte di collaborazioni: