Austria, esplosione in impianto gas a Baumgarten: un morto. Calenda: “Emergenza forniture, serve il Tap”
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12/12/2017 – Si è verificata un’esplosione nell’impianto di distribuzione del gas a Baumgarten an der March, in Austria, presso la frontiera con la Slovacchia. Almeno una persona è morta e si conterebbero decine di feriti. Il giornale Der Standard, nella sua edizione online, parla di 60 feriti. Secondo l’Apa, che cita la Croce rossa, i feriti sarebbero 18. Le cause dell’esplosione non sono ancora chiare. L’esplosione ha colpito una stazione di compressione gas da cui transita il gas russo diretto in Italia.
Quello di Baumgarten è l’unico impianto del gasdotto Tag (Trans-Austria gas pipeline) non gestito dalla Gas Connect Austria ma dalla Tag GmbH, che fa capo alla società Snam.
E proprio Snam fa sapere che le forniture di gas dalla Russia all’Italia sono temporaneamente interrotte, ma la sicurezza del sistema energetico è garantita dagli stoccaggi. Inoltre la società rende noto che è possibile una ripresa a breve del flusso. Anche Gazprom fa sapere di essere “a conoscenza” dell’accaduto e in un comunicato la divisione per le esportazioni assicura che il colosso russo del gas “sta lavorando alla ridistribuzione del flusso e facendo del suo meglio per assicurare le forniture ai suoi clienti su questa rotta”.
A seguito dell’incidente, Roma si appresta a dichiarare lo stato d’emergenza forniture. Lo ha anticipato il ministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda, che ha anche evidenziato l’importanza di un’alternativa come il Tap, il gasdotto Trans-adriatico che porterà in Italia di gas naturale proveniente dall’area del Mar Caspio, in particolare dall’Azerbaigian, attraversando Grecia e Albania per approdare sulle coste leccesi, nell’area di Melendugno, dove il progetto è contestato da sindaci, ambientalisti e intellettuali. “Oggi c’è stato un incidente serio sul gas in Austria – le parole del ministro durante la presentazione di un libro -, vuol dire che abbiamo un problema serio di forniture, con una grande concentrazione di forniture dalla Russia. Il gasdotto Tap serve a questo: se avessimo il Tap non dovremmo dichiarare, come faremo oggi, lo stato d’emergenza”.
L’hub di Baumgarten fa capo alla società Central European Gas Hub (Cegh), di fatto la Borsa del gas, a sua volta controllata da Omv (65%), Wiener Boerse (20%) ed Eustream (15%). E’ uno dei principali snodi di distribuzione del gas naturale in Europa con un volume di circa 40 miliardi di metri cubi l’anno (dati 2015). E’ soprattutto il terminale del gasdotto di Urengoy-Uzhgorod, che collega la Russia all’Europa passando attraverso l’Ucraina con una portata potenziale da 140 miliardi di metri cubi l’anno. La centrale di Baumgarten è inoltre il cuore di una rete di gasdotti secondari che portano il gas a Francia, Germania, Europa dell’Est e, grazie alla Trans-Austria gas pipeline (Tag), all’Italia, alla Croazia e alla Slovenia. – FONTE
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