A Roman Catholic nuns strolls past Saint Peter's Basilica at the Vatican February 9, 2009. Eluana Englaro, the 38-year-old comatose woman at the centre of an Italian right-to-die case, died on Monday night despite efforts by Prime Minister Silvio Berlusconi to order doctors to feed her, the clinic said. The case led to a constitutional crisis pitting Berlusconi against the head of state and provoked a debate about whether the Vatican, by siding openly with Berlusconi, was unduly interfering. REUTERS/Chris Helgren (VATICAN)

Ambiente e salute

Vaticano, usciere arrestato con droga e materiale pedopornografico. Gli inquirenti: “Non erano per lui”

By admin

December 18, 2017

18/12/2017 – Un usciere del Vaticano è stato arrestato mentre aveva con sé cocaina e cinque chiavette usb piene di video e foto pedopornografici. Ma, come ha scritto il giudice pe rle indagini preliminari, “il materiale è chiaramente detenuto a fini di cessione a terzi“. Allora, si sono chiesti gli investigatori, “a chi erano destinati droga e filmini in cui sono vittime minori?” Ostilio Del Balzo, così si chiama l’uomo arrestato, non ha voluto rivelarlo. Neanche dopo tre mesi di carcere a Regina Coeli. Ora Del Balzo si trova agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico, per evitare rischi di fuga, ma rischia una condanna superiore ai cinque anni di detenzione.

A riportare la notizia è La Repubblica, che spiega che l’uomo è un 47enne incensurato, impiegato presso il Pontificio consiglio della cultura. Lavorando in territorio Vaticano, inaccessibile per le forze dell’ordine italiane, Del Balzo è stato arrestato il primo settembre scorso dai carabinieri mentre saliva in auto, a Borgo Santo Spirito. I militari hanno controllato la vettura e lì hanno trovato “una pochette viola con strisce bianche nel cui interno rinvenivano una busta con trenta involucri termosaldati di cocaina per un peso complessivo di quindici grammi e conque mini pen drive aventi tutte lo stesso contenuto” scrive il quotidiano riportando le parole del verbale dei carabinieri.

L’uomo ora attende il processo, probabilmente con il rito immediato, in cui dovrà rispondere dell’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacienti e detenzione di materiale pedopornografico aggravata dall’ingente quantità. Dato il suo incarico, gli inquirenti sospettano che droga e video fossero destinati a qualcuno del Vaticano, che potrebbe coprire l’uomo. Per questo il gip Daniela Caramico D’Auria gli ha negato la libertà: “Si tratta di una persona che lavora in ambito extraterritoriale sotto la giurisdizione dello stato Vaticano – sottolinea – e che potrebbe godere anche di appoggi che lo spingono a trovare ospitalità in ambienti protetti”. FONTE Dal momento che sei qui…. … abbiamo un piccolo favore da chiedere. Più persone stanno leggendo il nostre le nostre notizie selezionate dai maggiori media locali e internazionali, ma le entrate pubblicitarie attraverso i media stanno calando rapidamente. Vogliamo mantenere la nostra rassegna stampa più aperta possibile. Quindi puoi capire perché dobbiamo chiedere il tuo aiuto. Diventa sostenitore L’Onesto clicca mi piace sulla pagina facebook Puoi farlo anche con una donazione tramite Paypal cliccando sul tasto: (Donazione Minima 5€), si accettano eventuali proposte di collaborazioni: