Seduta sospesa nell'Aula della Camera dove deputati del M5S durante il question time in diretta televisiva (rispondeva il ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti) hanno esposto cartelli sotto il banco della presidenza ed a quelli del governo con la scritta "#si tengono il privilegio". +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++

Ambiente e salute

Cosa dice la legge sui vitalizi che sarà votata domani al Senato

By admin

December 19, 2017

19/12/2017 – I vitalizi tornano a infiammare il dibattito politico nell’ultimo scorcio della legislatura. Ormai affossata – per problemi di calendario, ma soprattutto di mancanza di volontà politica – la proposta di legge a prima firma Richetti (Pd), per i 5 Stelle l’ultima chance è il Consiglio di presidenza di palazzo Madama, che si riunirà mercoledì 20 dicembre alle 14.

I pentastellati annunciano battaglia: “Faremo l’ultimo estremo tentativo”, è il proponimento. Ma i margini sono stretti e, con ogni probabilità, l’unico intervento che potrebbe vedere la luce è una delibera sulla falsa riga di quella già approvata dall’Ufficio di presidenza di Montecitorio lo scorso 22 marzo. La delibera, proposta dal Pd, introduce un “contributo di solidarietà per tre anni” e porterebbe un risparmio per le casse della Camera di circa 2,5 milioni di euro l’anno.

Nello specifico, il provvedimento adottato da Montecitorio dispone l’applicazione, a partire dal 1 maggio 2017 e per tre anni, di un contributo straordinario di solidarietà da ‘pescare’ dagli assegni vitalizi e dai trattamenti previdenziali, diretti e di reversibilità, corrisposti ai deputati cessati dal mandate e ai loro aventi diritto. Il contributo va ad incidere sui vitalizi in essere relativi alle precedenti legislature sulla parte eccedente l’importo di 70mila euro lordi annui. E, precisamente, il contributo di solidarietà sarà: pari al 10 per cento per i vitalizi compresi tra 70mila e 80mila euro lordi l’anno; del 20 per centro per quelli fino a 90mila euro; del 30 per cento per quelli fino a 100mila; del 40 per quelli superiori a 100mila euro. Una misura che ha fatto infuriare i 5 Stelle, in quanto ritenuta troppo blanda e fatta solo per evitare un vero intervento definitivo sulle pensioni degli ex parlamentari, soprattutto quelle ‘baby’, ovvero quelle maturate prima della riforma pensionistica del 2012, che ha abolito i vitalizi futuri senza però incidere su quelli già in essere. Inoltre, con la riforma del 2012, i parlamentari percepiranno la pensione a 65 anni e dopo 4 anni e 6 mesi di legislatura. Prima della riforma, invece, i parlamentari percepivano la pensione anche se avevano fatto pochi mesi di legislatura. (AGI.IT) Dal momento che sei qui…. … abbiamo un piccolo favore da chiedere. Più persone stanno leggendo il nostre le nostre notizie selezionate dai maggiori media locali e internazionali, ma le entrate pubblicitarie attraverso i media stanno calando rapidamente. Vogliamo mantenere la nostra rassegna stampa più aperta possibile. Quindi puoi capire perché dobbiamo chiedere il tuo aiuto. Diventa sostenitore L’Onesto clicca mi piace sulla pagina facebook Puoi farlo anche con una donazione tramite Paypal cliccando sul tasto: (Donazione Minima 5€), si accettano eventuali proposte di collaborazioni: