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Stiamo assistendo alla morte del Pd

By admin

December 20, 2017

20/12/2017 – È comprensibile che molti dirigenti del Pd stiano fermi ad aspettare gli eventi. E gli eventi, giorno dopo giorno, portano sventure perché il “caso Boschi” diventa sempre più irrisolvibile. Capisco pure che sia difficile, di fronte alla sfrontatezza del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, abbozzare critiche dall’interno di un partito che è retto da una monarchia assoluta e da una decina di pretoriani utili per i talk show ma voto-repellenti.

DEFILARSI, L’ERRORE DEGLI EX PCI DEL PD.Tuttavia quello che non comprendono i dirigenti del Pd, penso anche agli ex comunisti, cioè a coloro che hanno una storia o che conoscono la storia, è che defilarsi in un momento strategico nella vita di un partito è un errore terribile. Aldo Moro in un momento difficile della vita della sua Dc, “caso Lockeed”, esclamò: «Non ci faremo processare in piazza». In altri momenti, invece, la Dc consegnò come agnello sacrificale un suo uomo come il presidente Leone colpito da una campagna stampa che si rivelò ingiusta.

L’unica cosa che un grande partito e il suo gruppo dirigente non possono fare è attendere gli eventi. Non lo può fare neppure un partito a leadership carismatica. Gli elettorati sono formati in modo complesso. È evidente che vi è una parte “nativa” e radicale sulle proprie convinzioni. Costoro difendono il partito e il leader fino all’ultimo momento. Va notato che da queste file poi si registrano le abiure più clamorose e indecenti. Ma il corpaccione elettorale è fatto anche da milioni di altri cittadini che raccolgono i segnali che vengono dal partito, lo confrontano con quelle degli altri e decidono se continuare a votare o no.

C’È CHI È PRONTO A MORIRE PER RENZI. C’è ovviamente anche un elettorato di interesse che vota se il partito è in grado di difendere un gruppo sociale, una categoria, una associazione di cittadini. Oggi gli unici che sanno che cosa fare sono i “nativi renziani” che hanno deciso di morire con il capo. Non li giudico ma neppure gli apprezzo. Morire per Renzi non è la stessa cosa di morire per Salvator Allende. Tutti gli altri stanno spiando che cosa succede nel Pd. Non credo neppure che stiano spiando che cosa accade attorno a “casa Boschi”. L’ex ministra la sua brutta figura l’ha fatta e i suoi difensori non fanno che aggravarne la sua trasformazione definitiva nella Virginia Raggi del Pd. Ciò che spiano, questi benedetti elettori, sono i segni di vitalità di un partito. Non può bastare a questi elettori il racconto gioioso delle riforme fatte. Nessun elettore del Pd riuscirà mai a sostenere in un bar o in un supermercato una discussione fondata sui meriti del governo. Lo zittirebbero tutti. Questo elettore può sostenere la tesi del “meno peggio” o del partito che può governare mentre altri no. Anche queste due tesi sono quotidianamente smentite perchè il meno peggio non è il Pd ma per ciascun elettore indeciso può essere qualunque altro partito e il Pd è sicuramente il partito oggi più lontano dalla possibilità di governare.

I FONDATORI DEL PD STANNO FERMI. Qui, se ci fosse un’iniziativa del gruppo dirigente non renziano del Pd, si potrebbe trovare la via d’uscita. Dire cose sul futuro e non sul passato, parlare di alleati e non di nemici, mostrare “cazzimma”. Ovviamente questi soggetti nel Pd non vi sono o non vi sono ancora. Ecco perché la discesa elettorale sarà inarrestabile e le uniche due “trovate” a sinistra di questo ventennio, l’Ulivo e il Pd, saranno buttate a mare da un gruppo di parvenu. Sorprende che i fondatori del Pd non si ribellino (ovviamente non penso al bulimico Fassino alla ricerca di nuove rielezioni e di nuovi incarichi). Sarebbe anche interessante se anche chi è uscito da quel partito e se ne sente lontano abbia la capacità di trovare parole nuove verso chi è rimasto per convinzione o per inerzia. Meritano rispetto anche loro, soprattutto mentre la loro casa crolla. (Peppino Caldarola – lettera43.it) Dal momento che sei qui…. … abbiamo un piccolo favore da chiedere. Più persone stanno leggendo il nostre le nostre notizie selezionate dai maggiori media locali e internazionali, ma le entrate pubblicitarie attraverso i media stanno calando rapidamente. Vogliamo mantenere la nostra rassegna stampa più aperta possibile. Quindi puoi capire perché dobbiamo chiedere il tuo aiuto. Diventa sostenitore L’Onesto clicca mi piace sulla pagina facebook Puoi farlo anche con una donazione tramite Paypal cliccando sul tasto: (Donazione Minima 5€), si accettano eventuali proposte di collaborazioni: