Le firme per il rinnovo del contratto per gli statali, a Roma, 23 dicembre 2017. ANSA/ARAN Marianna Berti ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING

Ambiente e salute

Contratto statali, firmato l’accordo: aumenti da 63 a 117 euro lordi sullo stipendio base

By admin

December 23, 2017

23/12/2017 – Dopo otto anni di attesa nella notte è stato raggiunto un accordo per il il nuovo contratto degli statali per il triennio 2016-2018. L’intesa prevede un aumento medio mensile pari a regime a circa 85 euro lordi sullo stipendio base per 250.000 ministeriali, dipendenti delle Agenzie fiscali e di altri enti come Inps e Inail. Alla firma ha partecipato l’Aran con Cgil, Cisl, Uil e Confsal mentre non hanno firmato Usb, Cgs e Cisa.

“Un risultato storico. Un contratto che da più diritti e archivia la legge brunetta”. Così commenta la segretaria generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino: “Dopo oltre nove anni finalmente restituiamo un contratto nazionale ai lavoratori pubblici, il primo che sottoscriviamo è quello delle Funzioni Centrali che riguarda i lavoratori dei ministeri, delle agenzie e degli enti pubblici non economici”.

Si tratta, aggiunge, “di quasi 250 mila lavoratrici e lavoratori a cui estendiamo diritti, in particolare su permessi e congedi dove introduciamo tutele importanti, sia per l’espletamento di visite, terapie ed esami diagnostici sia alle donne vittime di violenza alle quali, dopo i tre mesi di congedo previsti dalla legge, il contratto garantisce altri tre mesi di aspettativa. Si estendono, inoltre, le norme sul diritto allo studio includendo i lavoratori a termine e riconoscendo anche il diritto a svolgere la formazione prevista da albi o ordini, si potenzia e si rende più esigibile la formazione e si introduce il libretto formativo”.

Nel merito, continua Sorrentino: “Norme di civiltà sono quelle che estendono i diritti civili e introducono tutele per lo stress lavoro correlato e i fenomeni di burn out. Mantenute le tutele previgenti a partire dall’articolo 18 e l’orario di lavoro a 36 ore e ridotta la precarietà. Più poteri vengono riconosciuti alla contrattazione, soprattutto di posto di lavoro, sulla scia di quanto definito nell’accordo del 30 novembre e ci sottraiamo al ricatto degli atti unilaterali ridando la titolarità alla contrattazione. Cambiano i sistemi di valutazione, scompaiono le fasce brunettiane, si amplia la partecipazione sindacale”.

Per quanto riguarda i prossimi passaggi, Sorrentino afferma: “Adesso daremo avvio alla consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto. In questa stagione nella quale il lavoro è ancora sotto attacco, aver rinnovato un buon contratto, acquisitivo, innovativo e che garantisce un sistema di relazioni sindacali rinnovato e più forte, rappresenta un contributo importante per tutte le lavoratrici e lavoratori. Adesso auspichiamo che in tempi celeri si produca un risultato analogo per la sanità e per le funzioni locali così da garantire a tutte le lavoratrici e lavoratori pubblici il contratto nazionale di lavoro”.

Per la dirigente sindacale “c’è ancora molta strada da fare, questo contratto segna un punto di svolta ma la tutela salariale, il rafforzamento della contrattazione e la valorizzazione professionale sono obiettivi che tracciano già il percorso che guarda alla riapertura del confronto con le amministrazioni andando verso il contratto nazionale 2019/2021. Il merito di questo risultato è della tenacia delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici che si sono mobilitati in questi anni per arrivare a questo risultato”, conclude Sorrentino.

Le fa eco anche il Segretario Generale della Cisl Fp, Maurizio Petriccioli, che dice: “Dopo 8 anni, la stipula del nuovo contratto supera finalmente il blocco dei rinnovi contrattuali ripristinando, da un lato, la difesa del potere di acquisto delle retribuzioni e, dall’altro, la possibilità per il sindacato di svolgere la sua azione di autorità salariale e di tutela negoziale degli interessi collettivi delle lavoratrici e dei lavoratori”. “Si tratta – prosegue – di un contratto importante che apre la stagione dei rinnovi contrattuali nel pubblico impiego: verranno distribuiti aumenti medi di 85 euro lordi sui tabellari, è stata migliorata la disciplina degli istituti del rapporto di lavoro e ripristinata la centralità delle relazioni sindacali. Sono state gettate le basi, inoltre, per una riforma dell’ordinamento, da realizzare nella prossima tornata contrattuale, affinché si possa rispondere in maniera innovativa alle aspettative di valorizzazione, sul piano economico e professionale, del lavoro pubblico”. “Con la firma che abbiamo posto oggi – chiarisce -, inizia un nuovo percorso che vede al centro le lavoratrici e i lavoratori pubblici intesi come ‘motore del buon funzionamento della P.a.’ e da qui la Cisl Fp intende ripartire, passo dopo passo, per migliorare le condizioni di lavoro e i trattamenti economici delle persone che rappresenta”. “Il fine è quello di dare un giusto riconoscimento, nell’interesse dei cittadini e del Paese, alle tante professionalità a disposizione del sistema nazionale dei servizi pubblici”, conclude Petriccioli. FONTE Dal momento che sei qui…. … abbiamo un piccolo favore da chiedere. Più persone stanno leggendo il nostre le nostre notizie selezionate dai maggiori media locali e internazionali, ma le entrate pubblicitarie attraverso i media stanno calando rapidamente. Vogliamo mantenere la nostra rassegna stampa più aperta possibile. Quindi puoi capire perché dobbiamo chiedere il tuo aiuto. Diventa sostenitore L’Onesto clicca mi piace sulla pagina facebook Puoi farlo anche con una donazione tramite Paypal cliccando sul tasto: (Donazione Minima 5€), si accettano eventuali proposte di collaborazioni: