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Economia

Mutui: nel 2017 boom per le prime case

By Giovanni LANGELLA

January 19, 2018

Il 2017 è stato l’anno dei mutui richiesti per l’acquisto della prima casa. E’ quanto emerge da una recente rilevazione effettuata dall’Osservatorio di Mutuionline che ha messo in evidenza le principali tendenze che hanno caratterizzato gli ultimi dodici mesi.

Boom per le prime case

Cresce il numero di richieste di mutuo prima casa: un sogno, un obiettivo, una possibilità, come bene evidenzia il portale Fisso Variabile, punto di riferimento per chi vuole approfondire questo tema. Nel corso del 2017, infatti, i mutui erogati per questa finalità hanno conosciuto un sensibile aumento, arrivando a rappresentare il 40,7 per cento del totale. Diminuiscono, invece, quelli erogati a finalità surroga. Alla fine dell’anno rappresentano il 50,6 per cento del totale.

L’ultimo trimestre accelera la tendenza

La tendenza trova conferma nell’andamento del comparto fatto registrare nel corso degli ultimi tre mesi del 2017. Nell’ultimo trimestre, infatti, i mutui prima casa crescono più delle surroghe. Nel dettaglio, da ottobre a dicembre, i primi arrivano a rappresentare ben il 46,8 per cento del totale. Nei primi mesi dell’anno erano fermi al 33 per cento. I secondi, comprensivi anche di quelli legati alla sostituzione, frenano e negli ultimi tre mesi dell’anno toccano il 44,1 per cento, a fronte del 59,1 per cento del primo trimestre.

Fisso o variabile? Il fisso batte tutti 

Lo studio condotto dall’Osservatorio si sofferma anche ad analizzare le tendenze legate ai tassi di interesse. Cosa si preferisce nel 2017? Fisso o variabile? Il tasso fisso batte, con ampio margine, quello variabile. Nel corso del 2017, infatti, ben l’84 per cento dei mutui erogati vede una netta preferenza per questa tipologia di tasso di interesse. Il dato negli ultimi tre mesi dell’anno tocca il 76,6 per cento. Sul fronte tassi, poi, è possibile dire che l’anno appena conclusosi si caratterizzi per i tassi medi che sono rimasti complessivamente costanti e stabili. Ma andando nel dettaglio e studiando più da vicino l’andamento dei tassi di interesse prendono forma evidenze interessanti. A livello di media annuale, infatti, il fisso è rimasto pari al 2,3 per cento nel 2016 e a 2,2 per cento nel 2017 (questo per quanto riguarda la media dei tassi per i mutui a 20 e 30 anni). E’ diminuito, invece, il variabile, passato dall’1,23 per cento del 2016 all’1,01 per cento del 2017. Infine, soffermandosi sullo studio del comportamento dei tassi mese per mese, emerge che il fisso ha fatto registrare una lieve flessione dal 2,4 per cento di gennaio 2017 al 2,1 per cento dell’ultimo mese dell’anno. Anche il variabile diminuisce: dall’1,13 per cento allo 0,93 per cento di dicembre.

I mutui richiesti nel 2017

Ma quali sono le principali caratteristiche dei mutui erogati nel corso del 2017? Non solo tassi di interesse e tipologia. La maggior parte dei mutui concessi, secondo quanto riportato dall’analisi dell’Osservatorio di Mutuionline, hanno una durata di 20 anni. E’ questo l’arco temporale del 32,6 per cento dei mutui concessi. Il 45,9 per cento di questi servizi è stato concesso a clienti appartenenti alla classe di età che va dai 36 ai 45 anni. Quanto è stato concesso? Nella maggior parte dei casi, la classe di importo più diffusa è stata quella che va dai 50 mila ai 100 mila euro.

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