Ambiente e salute

Bankitalia: 5% famiglie più ricche detiene 40% ricchezza. In Italia una persona su quattro è a rischio povertà

By admin

March 13, 2018

13/03/2018 – In Italia una persona su quattro è a rischio povertà. È quanto emerge dall’Indagine 2016 sui bilanci delle famiglie italiane presentata da Bankitalia. La quota di persone che dispongono di un reddito equivalente inferiore al 60% di quello mediano è salita al 23%, nel 2014 era al 21%. È un livello che non si era mai raggiunto dal 1989

Il rischio più elevato riguarda i nuclei familiari del Mezzogiorno e quelli il cui capofamiglia è giovane (di età compresa tra i 35 e i 45 anni), meno istruito e nato all’estero. Tra il 2006 e il 2016 questo rischio è diminuito solo tra le famiglie con capofamiglia pensionato o con oltre 65 anni.

Il 5% delle famiglie più ricche detiene il 40% della ricchezza Il 5% delle famiglie più ricche italiane detiene il 40% della ricchezza del patrimonio (in media pari a 1,3 milioni di euro). Al 30% delle famiglie più povere invece l’1% della ricchezza. È quanto emerge dall’Indagine sui bilanci delle famiglie italiane presentata da Bankitalia. Il 30% più ricco delle famiglie italiane ha circa il 75% del patrimonio netto rilevato nel complesso, con una ricchezza netta media di 510.000 euro.

Ricchezza diminuita del 5% nel 2016, pesa il calo del prezzo delle case Tra il 2014 e il 2016 la ricchezza netta degli italiani è diminuita del 5%, quasi interamente per il calo del prezzo delle case. È quanto rileva l’Istat nell’indagine sui bilanci delle famiglie italiane precisando che la flessione è stata più marcata per i patrimoni più elevati. Alla fine del 2016, precisa Bankitalia, le famiglie italiane disponevano in media di una ricchezza netta, costituita dalla somma delle attività reali e di quelle finanziarie, al netto delle passività finanziarie, di circa 206.000 euro (218.000 euro nel 2014). Il valore mediano, che separa la metà più povera delle famiglie dalla metà più ricca, spiega ancora Bankitalia, era significativamente inferiore (126.000 euro, da 138.000 euro nel 2014), riflettendo la forte asimmetria della distribuzione. Scende la quota delle famiglie indebitate, nel 2016 è al 21% La quota di famiglie indebitate si riduce dal 23% al 21% nel 2016. È quanto emerge dall’Indagine sui bilanci delle famiglie italiane presentata da Bankitalia sottolineando che per queste famiglie, le passività rappresentano circa il 18% del patrimonio lordo. Tra il 2006 e il 2016, la flessione della quota di famiglie indebitate ha interessato quasi esclusivamente quelle in cui il capofamiglia ha oltre 45 anni (dal 38 al 29%), riflettendo la forte contrazione del ricorso al credito al consumo (dal 20 al 9%). È invece rimasta stabile (attorno al 17%) la quota di chi è indebitato per acquisto o ristrutturazione di immobili). Da via Nazionale, inoltre, fanno sapere che il rapporto tra l’ammontare del debito e il reddito monetario annuo si è ancora ridotto: per la famiglia mediana è sceso al 63% dal picco dell’80% registrato nel 2012. È però ancora elevato rispetto al 2006, quando era pari a circa il 45%. – FONTE CONTINUA A LEGGERE >>

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