Abruzzo

“Cattivi bidelli”: editoriale di Marco Travaglio del 01/05/2018

By admin

May 01, 2018

1 maggio 2018 – Ieri, forse per il meteo che volge al brutto, forse per il ricordo ancora fresco del bollito alla fiorentina che delira da Fazio, ci siamo svegliati un po’ giù di tono. Ma è stato un attimo. Poi, sul Corriere e su La Stampa, abbiamo trovato due fra i nostri editorialisti preferiti in un colpo solo, che ci hanno subito risollevato l’umore: i professori Angelo Panebianco (“Stereotipi (e bugie) sull’Italia”) e Giovanni Orsina (“Non basta una monetina per cambiare”). Ora, l’idea che i due siano professori, e dunque presumibilmente insegnino all’università, o almeno al liceo o alle medie, ci spinge a un istintivo moto di solidarietà per gli allievi.

Partiamo da Panebianco, “politologo”, che ha la barba. La sua ultima tesi, come tutte le altre, è tanto originale quanto demenziale: se i 5Stelle sono arrivati primi alle elezioni è per le loro “evidenti affinità” con “i più potenti del Paese”, del cui “volere” sono “i disciplinati esecutori”. Quindi scordatevi 10 anni di editoriali sul movimento anti-sistema, sfasciatutto, eversivo: i 5 Stelle sono il cane di compagnia degli “unici poteri forti sopravvissuti in Italia”. E cioè – tenetevi forte – “i vertici della magistratura (ordinaria, amministrativa, costituzionale) e la dirigenza amministrativa”: le “tecnostrutture”, da non confondere con le tensostrutture. Avete presenti i presidenti di Tribunale, Corte d’appello, Cassazione e i procuratori capi? Tutti grillini sfegatati (pure quelli che –per mascherarsi meglio – indagano Raggi, Appendino, Nogarin e gli altri sindaci, assessori, parlamentari, candidati pentastellati). E i giudici costituzionali nominati da Ciampi, da Napolitano, da Mattarella, dalle varie magistrature e dai partiti? Tutti dimaiani di ferro. Una “cosa molto preoccupante”, e te credo.

Voi, ingenuamente, domanderete: ma il prof. si sente bene? Benone. Infatti argomenta: le “tecnostrutture giudiziarie e amministrative” e i grillini “hanno in comune due cose: una bestia nera e una vocazione”. La bestia nera è la povera politica che tenta di “risollevare il capino”, e allora quelli zac!, “si compattano e vanno all’attacco” per “distruggere il potenziale uomo forte presentandolo come un novello Mussolini” e mantenere “la posizione dominante acquistata ai tempi di Mani Pulite”. La vocazione è “l’ostilità verso l’economia di mercato”. Infatti “l’amministrazione” (qualunque cosa sia) tiene “in scacco le imprese e lontani gli investitori esteri”(pussa via). I magistrati avviano “avventati procedimenti giudiziari contro aziende, i quali anni dopo finiscono spesso con assoluzioni” (ecco, fanno processi e poi qualcuno viene assolto: roba da matti, succede solo da noi).

E il M5S completa la tenaglia con la sua “ideologia anti-industriale” (Grillo, Casaleggio e Di Maio, a turno, fanno secche almeno dieci imprese al giorno) e il suo “apprezzamento per la spesa pubblica” (infatti cresce da 40 anni, non a caso da quando Grillo&C. andarono al governo per non mollarlo più). A ciò si aggiunga la “grande bugia” diffusa dalla Triade tecnostruttural-grillina col concorso esterno del “circo mediatico giudiziario” (quei cattivoni di giornalisti che raccontano i processi): che l’Italia “sia il Paese più corrotto d’Europa o giù di lì”, mentre “le sentenze passate in giudicato”dicono che “la corruzione è nella media europea” (e qui Panebianco esagera: condanne alla mano, al netto delle prescrizioni e delle altre mille scappatoie all’italiana, è molto più corrotta la Finlandia). Resta da capire perché, avendo dalla sua “i più potenti del Paese”, il M5S sia da 5 anni il primo partito d’Italia, ma non riesca a metter piede al governo. Ma questo trascurabile dettaglio il prof. Panebianco lo spiegherà, volendo, nella prossima puntata. Sempreché sia compito di un prof. spiegare le sue tesi. Il prof Orsina, “storico”, pensa di no. Infatti lacrima ancora come una vite tagliata per una scena di 25 anni fa: quando una folla assiepata dinanzi all’hotel Raphael lanciò a Bettino Craxi – plurindagato per corruzione e altri reati gravi – insulti, sputi, monetine e banconote false (altrimenti avrebbe raccolto pure quelle). Ora il prof trova, senza spiegare perché, che “quelle monetine non le abbiamo tirate a Craxi, ce le siamo tirate addosso e sono 25 anni che paghiamo il prezzo di quel gesto autolesionista”. Avremmo dovuto lanciare baci e bocciuoli di rosa, invece, al benemerito statista di cui si erano appena scoperti tre conti cifrati in Svizzera con dentro 50 di miliardi di lire (tutta roba nostra); che s’era appena fatto regalare l’immunità-impunità dai suoi complici in Parlamento, col diniego di 4 autorizzazioni a procedere chieste dalla Procura di Milano per poter indagare sulle sue mazzette miliardarie; che proprio al Raphael aveva appena festeggiato lo scampato pericolo coi suoi compari (compreso B., giunto con un bottiglione di champagne); il tutto due mesi dopo che l’amico Amato aveva tentato il colpo di spugna su Tangentopoli. I contestatori autolesionisti non riuscivano a cogliere “i risultati tutt’altro che disprezzabili raggiunti da quel ceto politico” benemerito: tipo il raddoppio del debito pubblico in 10 anni, la spesa pubblica fuori controllo, la corruzione sistematica su ogni appalto e la bancarotta di uno Stato che aveva finito i soldi per gli stipendi e dovette varare una Finanziaria da 92 mila miliardi e rapinare nottetempo il 6 per mille da ogni conto in banca. Invece di ringraziare, i cretinetti “spazzarono via” tutto quel bendidio, maledicendo i ladri e benedicendo in “piazza” (luogo malfamato quant’altri mai) “le procure” che s’impicciavano di tangenti e altre cose che non le riguardavano. Fortuna che oggi c’è lo storico Orsina, che insegna ad amare i ladri fin dai banchi di scuola. Consiglio per i suoi studenti: provate a scippargli il portafogli, vi ringrazierà. (pressreader.com) – di Marco Travaglio – da Il Fatto Quotidiano del 1 maggio 2018 CONTINUA A LEGGERE >> Dal momento che sei qui…. … abbiamo un piccolo favore da chiedere. Più persone stanno leggendo il nostre le nostre notizie selezionate dai maggiori media locali e internazionali, ma le entrate pubblicitarie attraverso i media stanno calando rapidamente. Vogliamo mantenere la nostra rassegna stampa più aperta possibile. Quindi Se tu e tutti coloro che stanno leggendo questo avviso donaste 5€, potremmo permetterci di far crescere lonesto.it negli anni a venire. Puoi farlo anche con una donazione tramite Paypal cliccando sul tasto: (Donazione Minima 5€), si accettano eventuali proposte di collaborazioni: