Ambiente e salute

Mattarella prende tempo. Salvini difende Conte e Savona all’Economia: “O si parte o si vota”

By admin

May 22, 2018

22/05/2018 – Doveva essere una giornata di riflessione per Sergio Mattarella, all’insegna delle consultazioni al Quirinale con i presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Elisabetta Casellati, e invece è stato un giorno convulso, con le polemiche su Giuseppe Conte, il nome proposto come premier da Salvini e Di Maio, accusato di aver ‘gonfiato’ uno dei suoi curriculum con esperienze di studio su cui spuntano dubbi.

Mentre esplodeva il caso dei cv di Conte, tra i leader del M5S e della Lega ci sono stati ben due vertici. Il nodo – oltre all’affaire Conte – è quello del ministro dell’Economia in pectore, Paolo Savona: voluto soprattutto dalla Lega ma fonte di preoccupazione al Colle per le posizioni critiche sull’euro.

Di Maio ha difeso Conte dicendo: “Non sanno più cosa inventarsi. Nessun ripensamento”. Per il resto si è limitato a un laconico: “Con Salvini stiamo cercando di fare un esecutivo”. Ma, nel nuovo complesso quadro politico, sembra rispuntare anche il nome dello stesso Di Maio come premier. Ipotesi che il leader leghista continua a stroncare (“Il premier? Resta Conte. No a Di Maio”) mentre difende la candidatura di Savona all’Economia: “È una garanzia per 60 milioni di italiani. A me piacerebbe molto”.

Ma il nodo Conte-Di Maio è restato per tutto il giorno al centro del dibattito. Tanto che Salvini evidentemente ha sentito il bisogno di intervenire – stavolta su Facebook – per chiarire la sua posizione. “O si parte e si cambia oppure tanto vale tornare a votare e a questo punto vi chiediamo la magggioranza assoluta per fare da soli. Se c’è qualcuno che dice ‘Non potete, non sapete’, allora ce lo dicano. Non mi fanno paura gli ostacoli e i pericoli”. E di nuovo, in difesa di Savona: “Pare che nella lista dei ministri ci sia qualcuno non gradito all’establishment. Ad esempio il professore Paolo Savona. È un sardo, un economista, un esperto. Che ha il solo torto, secondo qualche giornalista, intellettuale e qualche politico, di aver osato dire che questa Ue non va bene e, ai tempi dell’ingresso dell’Italia nell’euro, di aver avvertito che era un’invenzione a vantaggio dei tedeschi”. Insomma, il leader leghista mette le mani e scarica ogni difficoltà su presunte trame dei poteri forti.

Intanto restano sempre gelidi i rapporti tra Lega e Fdi. Nell’ufficio di presidenza di Fratelli d’Italia tenutosi nel pomeriggio per decidere se entrare o meno nel governo, la leader del partito Giorgia Meloni ha concluso: “Non faremo parte né sosterremo un governo guidato da Giuseppe Conte”. E riferendosi a Salvini ha aggiunto: “È l’unico generale che conosco che appena vinta la guerra si consegna al nemico”.

I MONITI EUROPEI SUI CONTI PUBBLICI ITALIANI Dall’Europa continuano ad arrivare avvertimenti al nostro Paese in merito alla tenuta dei conti pubblici. L’ultimo arriva dal vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis che, in un’intervista all’Handelsblatt, afferma: “Noi riteniamo molto importante che il nuovo governo mantenga la rotta e porti avanti in modo responsabile la politica di bilancio”. Questo è necessario dal momento che “l’Italia ha il secondo debito pubblico più alto dopo la Grecia”.

Anche il ministro degli Esteri del Lussemburgo, Jean Asselborn al suo arrivo al Consiglio Ue del commercio, ha espresso i suoi timori: “Spero che il presidente Mattarella non permetta” al nuovo governo italiano “di distruggere tutto il lavoro fatto negli ultimi anni” in Ue “dalla crisi finanziaria a oggi, lo auspico per l’Italia e per noi”.

“Proseguono le invasioni di campo. Dopo francesi e tedeschi, oggi è il turno del ministro degli Esteri del Lussemburgo”, scrive Matteo Salvini su Facebook. Confermo: “All’estero stiano sereni, agli italiani ci pensiamo noi”. • IL MESSAGGIO DI GRILLO Nuovo messaggio ‘ermetico’ da Beppe Grillo, dopo il ‘ci avete rotto il c…’ della settimana scorsa. Stavolta, il garante del M5s pubblica il testo di una canzone di Giorgio Gaber dal titolo emblematico: “L’attesa”. Questo il testo: “No, non muovetevi, c’è un’aria stranamente tesa, c’è un gran bisogno di silenzio siamo come in attesa”. – FONTE: Repubblica.it CONTINUA A LEGGERE >>

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