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Congo, scontri governo-ribelli: 40 morti. Sparatoria in aeroporto a Kinshasa. Paura per i genitori bloccati con i bimbi adottati

By admin

December 30, 2013

ULTIMA ORA – 30/12/2013 – Sale la tensione a Kinshasa, capitale della Repubblica democratica del Congo. Sono quaranta i ribelli uccisi negli scontri con le forze governative: il portavoce dell’esecutivo ha informato che sedici ribelli sono rimasti uccisi all’aeroporto, otto alla tv di Stato e altri sedici allo Stato maggiore dell’esercito. Non ci sono segnalazioni di vittime civili o tra le forze di sicurezza, ha aggiunto. Fonti diplomatiche confermano che la situazione a Kinshasa sta tornando “sotto controllo delle forze di polizia locali che hanno ripreso il controllo di tutti i punti nevralgici, compresa la sede della tv pubblica”. Intanto cresce la preoccupazione per le famiglie italiane bloccate nel Paese in seguito alla vicenda del blocco delle adozioni.

Giornalisti della Radio-televisione nazionale (Rtnc) sono stati presi in ostaggio da giovani armati, stamani a Kinshasa. “E’ gente armata di machete e armi, hanno preso in ostaggio dei giornalisti. E’ in corso un’operazione per disperderli. Sono già stati circondati”, ha detto all’Afp il colonnello Mwana Mputu, responsabile della comunicazione della polizia. I ribelli hanno letto in video – prima di interrompere le trasmissioni – un messaggio apparentemente rivolto al presidente della Repubblica democratica del Congo, Joseph Kabila. “Gideon Mukungubila è venuto a liberarti dalla schiavitù dei ruandesi”, diceva il messaggio ascoltato dalla Reuters. Nel 1997 forze ruandesi aiutarono il padre di Kabila, Laurent, a rovesciare il dittatore Mobutu Sese Seko. E ancora, un gruppo armato ha attaccato l’aeroporto internazionale di Kinshasa e un campo militare della capitale.

Ma poi, le forze di sicurezza hanno ripreso il controllo della situazione, almeno secondo quanto riferito dal ministro dell’Informazione congolese Lambert Mende alla Bbc. L’esercito, ha spiegato, ha respinto l’attacco compiuto da un “gruppo terrorista sconosciuto” alla sede della tv di stato a Kinshasa. Mende non ha però confermato le notizie delle sparatorie che sarebbero avvenute anche all’aeroporto e in una base militare di Kinshasa. La città, ha detto, sta tornando alla normalità. Gli assalitori della sede della tv di stato, ha sostenuto il ministro congolese, erano equipaggiati con armi di fortuna, come coltelli e machete, e “non c’era alcuna possibilità che potessero mantenere la loro posizione”. La Rtnc, riferisce ancora la Bbc, ha ripreso le trasmissioni regolari e alle 10 (ora locale) ha trasmesso un notiziario in francese, nel quale non veniva fatta menzione dell’incidente.

C’è apprensione, intanto, per gli italiani presenti nel Paese africano, in particolare per le 24 famiglie bloccate da un mese e mezzo in Congo per riportare in Italia i loro bambini adottati. “Siamo in pericolo“: è quanto scrive in una mail all’Ansa un padre adottivo. “I ribelli hanno occupato la tv di Stato di Kinshasa prendendo ostaggi”, spiega Enrico, originario dell’Umbria. “Ci sono stati spari all’aeroporto che è chiuso. Noi temiamo per l’incolumità nostra e dei nostri figli”. E conclude: “Vi prego di aiutarci a sollecitare la Farnesina ad adoperarsi per farci tornare a casa”. L’Unità di crisi del ministero degli Esteri, intanto, ha invitato gli italiani presenti a Kinshasa a non lasciare i loro alloggi. FONTE