Ambiente e salute

Rivoluzione Sanità. “Stop al doppio lavoro dei medici, prestazioni con tempi di attesa troppo lunghi ”. Lo annuncia il Ministro Grillo

By admin

June 22, 2018

22/06/2018 – Il ministro della Salute Giulia Grillo, al termine del suo primo incontro con le Regioni, annuncia l’intenzione di limitare il doppio lavoro dei medici se le liste di attesa superano i limiti previsti dalla legge. Vale a dire 72 ore per le prestazioni urgenti ma differibili, 10 giorni per quelle non procrastinabili, 30 giorni per le visite, 60 per gli accertamenti nei casi meno gravi. “Stiamo pensando di estendere a livello nazionale quanto già fatto da Toscana ed Emilia Romagna” ha affermato il ministro. Altra priorità alla quale il ministero lavorerà con le Regioni è la profonda revisione del prontuario farmaceutico: a parità di efficacia terapeutica, lo Stato rimborserà solo il medicinale meno costoso.

Sono numerose le questioni emerse dal primo incontro del Ministro della Salute Giulia Grillo e gli assessori alla Sanità nella sede Conferenza delle Regioni:

il nuovo Patto per la Salute, il fabbisogno dei medici specialisti come anestesisti e pediatra, la mancanza di infermieri, che sta mettendo in crisi l’erogazione di prestazioni in ospedale; il problema della governance farmaceutica, a partire dall’annosa questione del payback; il finanziamento del Fondo sanitario nazionale sul quale il nuovo Esecutivo ha assoluta intenzione di intervenire.

Ma il tema caldo è quello delle lista di attesa; solo qualche giorno fa il Ministro aveva inviato alle Regioni una Circolare con la quale si chiedeva di informare il Ministero, entro 15 giorni ,sullo stato dell’arte dei tempi attesa delle realtà locali; oggi la nuova stoccata:

Stop al doppio lavoro dei medici se le liste di attesa superano i limiti previsti dalla Legge, ovvero 72 ore per le prestazioni urgenti ma differibili, 10 giorni per quelle procrastinabili, 30 giorni le visite, 60 giorni per gli accertamenti nei casi meni gravi.

Ed arriva anche la rivoluzione del prontuario farmaceutico: a parità di efficacia terapeutica, lo Stato rimborserà quello meno costoso. Se ci sono in commercio, nella stessa categoria farmaceutica, più molecole con lo stesso meccanismo d’azione, lo Stato rimborserà il meno caro, a meno che gli altri produttori non si adeguino.

L’Aifa ipotizza che in questa maniera, si possano risparmiare 2 miliardi di euro l’anno da reinvestire in farmaci innovativi.

Una rivoluzione non facile, visto che il Ministro dovrà fare i conti con i produttori farmaceutici e con i medici.

Una rivoluzione non facile, ma dovuta e tanto attesa. – [Da La Stampa] CONTINUA A LEGGERE >> VIDEO CORRELATI:

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