Ambiente e salute

Super villa abusiva, Legambiente: “A Ischia non ci si ferma neanche dopo il terremoto”

By admin

July 07, 2018

07/06/2018 – Una super villa sul mare. Rigorosamente abusiva. L’isola verde si interroga, indignandosi, sul cemento che continua a invadere le coste, un affronto al piccolo paradiso dove nei decenni si è costruito, tanto, in barba alle norme. E dopo il blitz di polizia e guardia costiera, che ha portato al sequestro – a Casamicciola Terme, in località Castiglione – di un consistente corpo di fabbrica vista mare, con tanto di ascensore per discesa privilegiata per il bagno, il tutto senza concessioni né autorizzazioni – e alla denuncia di due imprenditori e sei operai, Legambiente alza la voce. Perché se la Campania già denunciava numeri rilevanti (qui viene registrato il 18% delle infrazioni nazionali in termini di abusivismo, con 200 mila richieste di sanatoria per i tre condoni), Ischia è assurta nel tempo a simbolo dell’abusivismo, con le sue 28 mila domande di condono, 7225 nel solo comune di Ischia, dove dal 2003 al 2016 sono state emesse 1242 ordinanze di demolizione, solo 212 delle quali eseguite.

Così, all’indomani del sequestro dell’immobile abusivo, esempio emblematico di speculazione edilizia sulle coste (gli inquirenti non hanno escluso una finalità ricettiva della villa), è Anna Savarese, segretaria di Legambiente Campania, a intervenire con decisione: “Legambiente Campania, nel plaudire all’intervento degli Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Ischia che, insieme ai militari dell’ufficio circondariale marittimo, hanno provveduto al sequestro di una struttura immobiliare destinata a scopi ricettivi in località Castiglione di Casamicciola Terme, ribadisce che è solo l’attività di vigilanza preventiva e tempestiva che può fare da deterrente all’ormai endemico abusivismo edilizio, che ad Ischia non si ferma nemmeno davanti ai gravi danni provocati dal terremoto della scorsa estate. Tutte le promesse di condono e le proposte di legge che vanno nella direzione delle sanatorie non fanno che incentivare il ricorso all’abusivismo. L’edificio fortunatamente sequestrato, sorgendo in una località qual è Castiglione ricca di sorgenti termali, oltre a essere in contrasto con le norme urbanistiche e paesaggistiche, era molto presumibilmente destinato alla ricettività termale. E’ quindi facile ipotizzare che oltre all’assenza delle autorizzazioni edilizia e urbanistica, si aggiunge l’assenza delle autorizzazioni di tipo sanitario e minerario previste dalle normative vigenti per il turismo termale, aggravandosi così il livello di rischio per la sicurezza dei cittadini e dei potenziali fruitori della struttura. Legambiente Campania – conclude Savarese – si augura che, dopo il sequestro, si proceda tempestivamente all’abbattimento, comminando immediatamente le pene previste a chi ha commesso il reato, imponendogli anche al ripristino dello stato dei luoghi”. – FONTE CONTINUA A LEGGERE >> Dal momento che sei qui…. … abbiamo un piccolo favore da chiedere. Più persone stanno leggendo il nostre le nostre notizie selezionate dai maggiori media locali e internazionali, ma le entrate pubblicitarie attraverso i media stanno calando rapidamente. Vogliamo mantenere la nostra rassegna stampa più aperta possibile. Quindi Se tu e tutti coloro che stanno leggendo questo avviso donaste 5€, potremmo permetterci di far crescere lonesto.it negli anni a venire. Puoi farlo anche con una donazione tramite Paypal cliccando sul tasto: (Donazione Minima 5€), si accettano eventuali proposte di collaborazioni: