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“I MIGRANTI A CASA DELLA BOLDRINI”, SINDACO A PROCESSO PER IL POST SULL’EX PRESIDENTESSA

By admin

July 18, 2018

18/07/2018 – Un coacervo di denunce e di contro-querele, di invettive reciproche e di recriminazioni al quadrato: e tutto è finito dai social alle aule di un tribunale, con la condanna di oggi inferta al primo cittadino di Pontinvrea, nell’entroterra di Savona, il leghista Matteo Camiciottoli, reo agli occhi dei giudici di aver diffamato in un post  l’allora presidente della Camera, Laura Boldrini.

Post sulla Boldrini, il sindaco Camiciottoli rinviato a giudizio «Potremmo dare loro gli arresti domiciliari a casa della Boldrini, magari le mettono il sorriso…», è la frase “incriminata” e sanzionata, postata sulla propria pagina Facebook – sul profilo personale, non su quello istituzionale – da Matteo Camiciottoli, sindaco di Pontinvrea, a didascalia di un’immagine che ritraeva il capo del gruppo degli stupratori di Rimini. Neppure una frase particolarmente ad effetto: ognuno di noi, sui social, ne avrà viste di peggiori, che incitano all’odio e propagandano il chilleraggio del nemico di turno.

E quante volte, puntando più sull’ironia che sul risentimento, si è satireggiato sull’immigrazione incontrollata le cui malefatte vengono tollerate e i loro artefici definiti addirittura delle «risorse»? «Quella è la mia pagina personale, non quella del sindaco quindi ritengo di essere libero di scrivere quello che penso»,si era peraltro giustificato Camiciottoli nell’immediatezza degli eventi (e delle querela), aggiungendo di sentirsi «indignato» per l’assordante silenzio della terza carica dello Stato sul brutale stupro di Rimini, e ribadendo a difesa del suo post come, «al di là di questo aspetto non condivido la difesa della Boldrini di una immigrazione incontrollata che inevitabilmente porta a certi risultati, a volte il furto per fame, a volte lo stupro».

Eppure tutti i giorni c’è chi, impunemente, minaccia e insulta ministri e politici Ma a nulla sono valse spiegazioni e giustificazioni, per nel profluvio di insulti e di minacce che il web accoglie quotidianamente. Pensiamo ai più recenti, e vergognosi episodi di insulti scaraventati contro Giorgia Meloni dai 99 Posse, protagonisti – e vittima – di uno scontro a distanza che ha raggiunto l’apice dell’indecenza con il durissimo tweet nel quale la band napoletana parafrasando che, parafrasando la frase della leader di FdI che voleva sottolineare la stanzialità dei rom oggi – «se se nomade devi nomadare» – si è vista rivolgere il minaccioso tweet con cui le si diceva «se sei Meloni devi penzolare». E ancora, che dire degli insulti e delle intimidazioni rivolte quotidianamente contro il ministro dell’Interno? In genere si va da un canonico «carogna torna nelle fogne»,  al più arcaico «devi finire al rogo», tralasciando parolacce, minacce e invettive feroci irripetibili.

Ma tant’è: il povero sindaco leghista, per moooolto meno, finisce con un rinvio a processo, convocato in aula per la prima udienza, a Savona, a settembre. E la Bordini gioisce: «Il sindaco della Lega Matteo Camiciottoli rinviato a giudizio per diffamazione nei miei confronti. E per altri, arrivano le condanne», ha dichiarato più che soddisfatta Laura Bordini che, per quella frase ora all’indice, la la ex presidente della Camera ha chiesto pure i danni. E pensare che «la Terza carica dello Stato vorrebbe negare il diritto di critica e mettere un bavaglio alla libertà di pensiero, sanciti dalla Costituzione. La mia frase di commento su fatti gravissimi e inaccettabili» (di Rimini dell’estate scorsa ndr), «è stata e rimane una questione che rientra nell’aspra polemica politica e quindi nel pieno diritto di critica e di libero pensiero», aveva sostenuto Camiciottoli nei mesi scorsi. Ma, evidentemente, non è bastato. – Fonte CONTINUA A LEGGERE >> Dal momento che sei qui…. … abbiamo un piccolo favore da chiedere. Più persone stanno leggendo il nostre le nostre notizie selezionate dai maggiori media locali e internazionali, ma non riceviamo alcuna forma di sostegno economico. Vogliamo mantenere la nostra rassegna stampa più aperta possibile. Quindi Se tu e tutti coloro che stanno leggendo questo avviso donaste 5€, potremmo permetterci di far crescere lonesto.it negli anni a venire.

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