Il presidente del Senato Pietro Grasso e la presidente della Camera Laura Boldrini durante il convegno ''Fermare la violenza contro le donne. Insieme si può fare'', Roma, 23 novembre 2017. ANSA/GIUSEPPE LAMI

Ambiente e salute

Boldrini e Grasso ne sparano un’altra: poliziotti e carabinieri vanno “disarmati”

By admin

September 08, 2018

Corsi di formazione alla non violenza per i poliziotti. Indovinate di chi porta la firma il disegno di legge depositato nell’archivio del Senato della Repubblica che contiene questa alzata di ingegno? Del partito già “miracolato” con la concessione del gruppo parlamentare autonomo alla Camera, nonostante non avesse il numero di deputati eletti sufficiente. Liberi e Uguali, quattro gatti, demoliti alle urne, eppure ancora possono essere pericolosi. Poliziotti, disarmatevi e meditate. Mantenere l’ordine pubblico con il pensiero va oltre le “boldrinate” cui eravamo abituati. A raccogliere il testimone delle proposte assurde dell’ex presidente della Camera, stavolta è stata la senatrice Loredana De Petris. Disarmare gli agenti e iscriverli a corsi di formazione sulla pratica della non violenza. Funziona – assicura la De Petris – in altri Paesi già succede.

Umiliati, massacrati, insultati. Ora pure disarmati. La De Petris sostiene – informa il Giornale – che anche la non violenza fa parte della formazione professionale. In Italia, informa la senatrice la quale evidentemente non è toccata in modo particolare dalle notizie di cronaca e dalla sicurezza, ci sono rilevanti esperienze formative locali, «ad esempio a Milano e a Palermo, riportate dalle pubblicazioni della professoressa Marianella Sclavi del Politecnico e dal professore Andrea Cozzo, dell’ ateneo palermitano. Ora si tratta di rendere il tutto obbligatorio per legge». Tutta teoria, tutta follia. La De Petris difende gli antagonisti I poliziotti come Gandhi. Nella relazione che fa da cornice al suo disegno di legge la De Petris motiva la sua trovata citando i casi limite ed offendento i tanti esponenti delle forze dell’ordine che affrontano folle di inferociti antagonisti, rischiando la pelle, a volte perdendola. La senatrice di Leu non e ne cura: assistiamo a «episodi esecrabili che nel linguaggio dei media vengono indicati come “morti di Stato”. Sono storie di fermati dalle forze dell’ordine e successivamente deceduti». Cita i casi dei poveri Stefano Cucchi, Federico Aldrovandi, Giuseppe Uva, Michele Ferrulli, Carlo Saturno. Sono casi, prosegue De Petris, che non avrebbero avuto «un esito fatale con opportune misure di prevenzione ed educazione alla non violenza». – FONTE CONTINUA A LEGGERE >> Dal momento che sei qui…. … abbiamo un piccolo favore da chiedere. Scegliere di mantenere gratuito l’accesso a un SITO di informazioni come Lonesto.it significa dover contare anche sulla pubblicità: questa è la ragione per cui vedi tanti annunci. Se vuoi contribuire a migliorare il nostro giornale, basta davvero poco. Quindi Se tu e tutti coloro che stanno leggendo questo avviso donaste 5€, potremmo permetterci di far crescere lonesto.it negli anni a venire senza pubblicità.

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