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Moscovici scoperchia il «problema» Italia: «Oggi non c’è Hitler, ma dei piccoli Mussolini»

By admin

September 14, 2018

14/09/2018 – “L’Italia è un problema nell’eurozona”. Lo ha dichiarato Pierre Moscovici, il commissario dell’Unione europea agli Affari economici e monetari che ha chiesto a il governo di Roma un “bilancio credibile” per il prossimo anno, con l’invito a continuare il processo di riforme. “L’Italia è il tema su cui voglio concentrarmi prima di tutto”, ha affermato durante una conferenza stampa a Parigi.

“Sarebbe una bugia pensare che si possa investire di più con un deficit più elevato. Se ciò accade, si finisce con più debito e meno capacità di investire”, ha detto l’ex ministro delle Finance di Parigi, secondo quanto riportato da Reuters. “È nell’interesse dell’Italia ridurre il suo debito pubblico”, ha aggiunto Moscovici, che ha poi affermato di essere al lavoro a stretto contatto con il ministro dell’Economia italiano, Giovanni Tria, in quello che ha definito un “clima costruttivo”.

“Per la prima volta nella mia vita di europeo ho paura”, ha aggiunto parlando delle elezioni europee del 2019, in conferenza stampa a Parigi. Moscovici ha evocato lo spettro di un “minaccia essenziale, esistenziale” per l’Europa. Vale a dire “l’attacco dei populisti alla democrazia liberale, e quando dico liberale – ha tenuto a puntualizzare – parlo della combinazione tra democrazia e libertà”. Mentre le forze populiste “sono democratiche quando vincono le elezioni, ma poi erodono progressivamente le libertà”. Oggi, prosegue Moscovici, “c’è un clima che assomiglia molto agli anni ’30. Certo, non dobbiamo esagerare, chiaramente non c’è Hitler, forse dei piccoli Mussolini…”. “La storia, come diceva Raymond Aron, è tragica, bisogna evitare che sprofondi nelle sue ore più buie”, ha continuato il responsabile Ue, sottolineando tuttavia che, almeno nelle prossime europee, i populisti non conquisteranno la schiacciante maggioranza dell’Assemblea Ue, ma otterranno comunque una “forte progressione”. L’attenzione della Commissione Europea è tutta rivolta alla legge di Bilancio, intorno alla quale ieri si sono registrate le prime forti fibrillazioni nel Governo. Secondo diverse indiscrezioni dal Movimento 5 Stelle è arrivato un forte pressing sul ministro dell’Economia Tria per stanziare almeno 10 miliardi per il reddito di cittadinanza. Ma il vicepremier Luigi Di Maio ha smentito nuovamente le pressioni su Tria dal suo partito: “Smentisco categoricamente che siano state avanzate minacce o ultimatum”. “Non capisco – ha sottolineato il vicepremier a Gualdo Tadino – perché si è voluta creare una polemica tra me, il M5s e Tria, quando il nostro unico pensiero è quello di approvare una legge di bilancio coraggiosa, ma che tenga i conti in ordine. Tutto il governo – ha concluso Di Maio – ha la volontà di dare pieno sostegno a Tria per ottenere i risultati prefissati”.

Tuttavia, la ministra per il Sud Barbara Lezzi, anche lei M5S, ha ribadito che “se dovesse saltare il reddito di cittadinanza sarebbe proprio il governo ad avere dei problemi. Questa unione con la Lega è il frutto di un contratto di governo in cui c’è il reddito di cittadinanza. Allora, ci rendiamo conto che non si può fare tutto e subito e ci prendiamo l’arco della legislatura per poter portare a compimento il nostro programma però bisogna iniziare e anche in modo significativo. Ci sono 5 milioni di poveri che aspettano risposte”. – FONTE CONTINUA A LEGGERE >> Dal momento che sei qui…. … abbiamo un piccolo favore da chiedere. Scegliere di mantenere gratuito l’accesso a un SITO di informazioni come Lonesto.it significa dover contare anche sulla pubblicità: questa è la ragione per cui vedi tanti annunci. Se vuoi contribuire a migliorare il nostro giornale, basta davvero poco. Quindi Se tu e tutti coloro che stanno leggendo questo avviso donaste 5€, potremmo permetterci di far crescere lonesto.it negli anni a venire senza pubblicità.

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