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Putin “caccia” Soros. Il Parlamento russo mette al bando la Ong Open Society: “Via dalla Russia o mesi di galera”

By admin

October 29, 2018

29/10/2018 -Il presidente Vladimir Putin caccia il terrorista finanziario George Soros: la Duma ha messo al bando la Ong eversiva e criminale Open Society Foundation. Il personale dovrà lasciare rapidamente il territorio russo o scatteranno le manette.

La Duma ha in questi giorni approvato, a larga maggioranza, una legge contenente un elenco di 15 ong indiziate di “ingerenze”. Le organizzazioni avrebbero infatti condotto “attività propagandistiche dirette a influenzare il libero svolgimento delle elezioni nazionali”. Tra gli enti banditi dal territorio russo figurano principalmente associazioni americane, ma anche gruppi legati a oligarchi nemici di Putin. Nella “black list” stilata dal parlamento compaiono, ad esempio: il National Endowment for Democracy, l’Open Russia Civic Movement, il German Marshall Fund e l’Open Society Foundation. Quest’ultima, fondata e finanziata dal miliardario Usa George Soros, era già stata nei mesi precedenti ripetutamente accusata dai parlamentari vicini al presidente russo di “propaganda sediziosa” e di “complotto ai danni della sovranità nazionale”. La messa al bando delle 15 ong entrerà in vigore a breve, in seguito al voto in seconda lettura da parte della Duma.

Stephen Nix, esponente dell’International Republican Institute, associazione statunitense compresa nell’elenco degli enti “indesiderati”, ha duramente criticato il provvedimento restrittivo: “La decisione del parlamento russo, adottata su iniziativa del Cremlino, rappresenta un grave attentato alle libertà civili in quel Paese. Essa mira a estromettere dal dibattito pubblico le opinioni sgradite a Putin e a distrarre la società civile internazionale dalle gravi accuse di ingerenze avanzate dagli inquirenti americani proprio nei confronti delle autorità russe. Le democrazie occidentali non possono affatto esimersi dal denunciare con forza tali politiche repressive, dirette a soffocare il desiderio di libertà del popolo russo.” Nel 2017, la Duma e il Cremlino avevano già stilato un elenco di enti indiziati di “propaganda sediziosa”. In quell’anno, la messa al bando dal territorio nazionale aveva colpito emittenti televisive e radiofoniche occidentali quali Voice of America e Radio Free Europe/Radio Liberty. Tali media erano stati allora etichettati dalle autorità del Paese slavo come “emissari di potenze straniere”, impegnati a “screditare” l’operato del governo federale.  – Il Giornale CONTINUA A LEGGERE >> Dal momento che sei qui…. … abbiamo un piccolo favore da chiedere. Scegliere di mantenere gratuito l’accesso a un SITO di informazioni come Lonesto.it significa dover contare anche sulla pubblicità: questa è la ragione per cui vedi tanti annunci. Se vuoi contribuire a migliorare il nostro giornale, basta davvero poco. Quindi Se tu e tutti coloro che stanno leggendo questo avviso donaste 5€, potremmo permetterci di far crescere lonesto.it negli anni a venire senza pubblicità.

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