Ambiente e salute

Il ministero dell’Interno francese comunica che il conto dei manifestanti arrestati è salito a 1700.

By admin

December 09, 2018

09/12/2018 – Non è Beirut, non è Il Cairo, ma Parigi. Le immagini di sabato della manifestazione dei gilet gialli evocano moti di piazza della primavera araba o delle proteste di nazioni non considerate all’avanguardia nei diritti civili. Accade nella democratica Francia del presidente MACRON, che a ogni occasione impartisce lezioni di democrazia a tutti. Non solo all’Italia del governo M5s-Lega, ma anche agli Stati Uniti di Trump e alla Russia di Putin.

A Parigi 1700 arresti, come nei peggiori regimi Eppure i numeri sono impressionanti. Le forze dell’ordine hanno fermato 1.723 persone in tutta la Francia, 1.220 sono state trattenute in custodia. Sono alcuni dei dati che hanno caratterizzato il sabato di protesta dei gilet gialli, con 10.000 persone in piazza a Parigi e 125.000 in tutto il Paese, come ha reso noto il ministero dell’Interno. Secondo i media locali, i feriti sarebbero 264, compresi 39 agenti. Pensate solo se anziché il presidente voluto fortemente dalla Ue e della banche internazionali, fosse stata all’Eliseo Marine Le Pen. Con la leader sovranista presidente della Repubblica francese, non ci sarebbe stato il silenzio assordante di Bruxelles, dell’Onu e delle altre organizzazioni che difendono i diritti umani a intermittenza, a seconda di chi governa.

Marine Le Pen sta con i gilet gialli Proprio MARINE LE PEN ha preso le difese dei manifestanti: «Ancora una volta, nonostante le intimidazioni, la mobilitazione dei giubbotti gialli è stata massiccia in tutta la Francia, ed è stata in gran parte pacifica. Che cosa il presidente potrà inventare ora per non rispondere alle richieste angosciate dei francesi?». Il problema, infatti, è il potere d’acquisto dei francesi sempre più indebolito. Un impoverimento del ceto medio che in Italia stiamo vivendo da anni e che tocca ora anche i francesi, popolo molto meno accomodante del nostro. Macron prepara un discorso alla nazione In tutto questo, EMMANUEL MACRON, obiettivo numero uno della protesta, si è limitato ad un tweet in cui ha ringraziato le forze dell’ordine impegnate sul territorio «per il coraggio e l’eccezionale professionalità». Il presidente francese dovrebbe prendere la parola davanti ai francesi fra domani e martedì, anche per disinnescare una nuova protesta sabato prossimo. Mentre da più parti si alza una richiesta che può sintetizzarsi in una sola parola: “Dimissioni”. – [IlMessaggero.it] CONTINUA A LEGGERE >> VIDEO CORRELATI:

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