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Bagarre in commissione al Senato. Caos manovra governo pone la fiducia – [VIDEO]

By admin

December 22, 2018

22/12/2018 – Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, ha posto la fiducia in Aula a palazzo Madama sul maxiemendamento contenente la manovra. Le dichiarazioni di voto sulla fiducia si terranno alle 23.30, con ‘chiama’ dei senatori a mezzanotte e mezza circa. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di palazzo Madama.

La giornata è stata all’insegna del caos con le opposizioni che sono sul piede di guerra. Fraccaro ha presentato in Aula il maxiemendamento, che ha ricevuto la bollinatura dalla Ragioneria generale dello Stato, annunciando che su di esso sarebbe stata posta la fiducia. La presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, ha sospeso la seduta per consentire l’esame del maxiemendamento da parte della commissione Bilancio dove però è scoppiato il caos per il testo che presentava lacune e imprecisioni, tanto che i lavori sono stati sospesi per oltre un’ora. Sono poi ripresi, dopo forti proteste dell’opposizione, in attesa che il governo fosse in grado di sottoporre ai membri dell’organismo parlamentare il testo definitivo.

Alla fine si è arrivati alla bagarre e il presidente, Daniele Pesco, ha deciso di sospendere i lavori. Successivamente la seduta è ripresa ma da subito Forza Italia, tramite Gilberto Pichetto Fratin, ha protestato, annunciando l’abbandono dei lavori della commissione. Sul piede di guerra le opposizioni che hanno denunciato cambiamenti al testo rispetto a quello ‘bollinato’ dalla Ragioneria dello Stato. “Una vergogna, una forzatura inaccettabile, non partecipiamo al voto, a questa farsa” ha annunciato il capogruppo del Pd in commissione Bilancio del Senato Antonio Misiani. “Il presidente Pesco si è dimostrato non adeguato, si dimetta perché non ha garantito tutti i gruppi”, ha aggiunto Misiani. Matteo Renzi ha spiegato che “non c’è l’Aventino delle opposizioni, siamo qui a combattere e lo faremo per tutta la notte”. “Non parteciperemo al voto” in Aula, ha scandito Vasco Errani, senatore di Liberi e Uguali. La commissione Bilancio del Senato alla fine ha approvato la proposta di parere sul maxiemendamento. Errani ha chiesto alla presidente Casellati di pronunciarsi. “C’è stata una violazione del regolamento del Senato” ha detto al termine della commissione Bilancio, a nome delle opposizioni, secondo le quali lo stralcio della norma sugli Ncc e la ‘scomparsa’ di alcune tabelle non sarebbero state motivate da ragioni previste dal regolamento e, quindi, il voto e la fiducia sul maxiemendamento sarebbe impossibile tecnicamente.

La protesta sta proseguendo in Aula. Pensavo di aver visto tutto nella vita… Questa, a quanto apprende l’Adnkronos, è la riflessione che Silvio Berlusconi affida a chi ha avuto modo di sentirlo in queste ore sul caos in Senato per la manovra economica del governo.”Viene voglia di aderire al Vaffa-day… Ma il problema è che a quel Paese state mandando l’Italia” ha scandito la presidente dei senatori Fi Annamaria Bernini, sottolineando che Forza Italia “avrebbe voluto rinviare il voto a domani mattina, in diretta tv, ma forse la maggioranza ha paura che gli italiani vedano il contenuto di questa manovra”. Il gruppo del Pd del Senato, ha annunciato il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci, “si rivolgerà al supremo giudice delle leggi, alla Corte Costituzionale, viste le gravissime violazioni della Costituzione”. Marcucci ha detto che dovrà essere la Consulta a pronunciarsi, facendo riferimento all’art.134 della Costituzione, per la prima volta nella storia, “sulle enormità che si sono compiute sotto i nostri occhi, da parte di questo governo”. La tensione non accenna a diminuire. La senatrice del Pd Simona Malpezzi ha denunciato che il questore M5S Laura Bottici “mi ha messo le mani addosso, quando stavo solo consegnando dei fogli”. Dai banchi del Pd, dopo un intervento del capogruppo Marcucci, si sono levate grida alla presidente Casellati perché sospendesse la seduta.

ALTA TENSIONE 5S-TECNICI MEF – E’ alta la tensione tra Movimento 5 Stelle e tecnici del Ministero dell’Economia. Fonti M5S dell’esecutivo parlano all’Adnkronos di “errori” contenuti nel testo del maxiemendamento che è arrivato questa mattina sulla scrivania del governo gialloverde. “C’erano emendamenti respinti…”, puntano il dito i grillini. I pentastellati avrebbero dunque rimandato indietro il testo richiedendo le dovute correzioni. E solo dopo questa ulteriore ‘revisione’ sarebbe arrivata la bollinatura del maxiemendamento da parte della Ragioneria dello Stato. “Vogliono far ricadere su di noi, sulla politica, la responsabilità di tutto questo. Ma è dei tecnici – attaccano dal governo, sponda M5S – la colpa dei ritardi: ci costringono così a lavorare con l’acqua alla gola”. La teoria dei 5 Stelle è che, negli apparati tecnici del Mef, “qualcuno voglia metterci in difficoltà e sporcare la vittoria del premier Giuseppe Conte nella trattativa con l’Europa”. Tutto questo nonostante l’addio del capo di gabinetto del Ministero, Roberto Garofoli, mai digerito dai grillini. “Dopo il caso dell’emendamento sulla Croce Rossa, Garofoli non ha più partecipato alle riunioni tecniche a Palazzo Chigi”, fanno sapere fonti del governo. “Evidentemente – è il ragionamento – è rimasto ancora qualche suo uomo all’interno della ‘macchina’”. Ma, rimarcano all’Adnkronos le stesse fonti, il 2019 sarà l’anno della ‘tolleranza zero’. E la testa di Garofoli potrebbe non essere l’unica a cadere. In queste ore concitate, infatti, crescono i rumors su un addio, ormai prossimo, del ragioniere generale di Stato Daniele Franco, lo stesso che ha bollinato la manovra. Ieri, viene raccontato da fonti di governo, al ministero dell’Economia la tensione era alle stelle, con Franco finito nel mirino per i problemi sulla legge di bilancio. E così le voci di una sua uscita di scena si sono rincorse per l’intera giornata. E un ‘big’ del governo, a chi domanda se Franco sia in bilico risponde laconico all’Adnkronos: “No. Per ora”. Della serie, la resa dei conti è solo rinviata.

Irruzione dei senatori Pd al Senato: “Vergogna, dateci il testo”. Poi si infuriano contro presidente e senatrice M5s. Scene di caos in commissione Bilancio, dove i senatori del Pd si sono assiepati fuori dall’aula della presidenza in cui erano riuniti i colleghi di Lega e M5s: “Vergogna, dateci il testo”. Tra i presenti, Antonio Misiani, Simona Malpezzi, Valeria Fedeli e Valentina Valente, che a un certo punto hanno gridato: “Vogliamo il presidente”. Il presidente della commissione, Daniele Pesco, è uscito dopo qualche secondo: “Vi prego di stare calmi”. I senatori dem se la sono presa anche con la collega Laura Bottici. Manovra, senatori Pd infuriati contro la maggioranza: “Vergogna, dateci il testo”. Poi se la prendono col presidente. – [ADNOKRONOS] CONTINUA A LEGGERE >>

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