Ambiente e salute

Aree contaminate: in Italia 6 milioni di persone a rischio

By admin

December 31, 2018

Nei terreni e nelle falde dei 1.469 ettari di costa che bagna la città di Crotone è stata riscontrata, nel 2002, la presenza di zinco, piombo, rame, arsenico, cadmio, mercurio, ferro, idrocarburi, benzene, nitrati, frutto perlopiù, di uno smaltimento abusivo, sistematico e incontrollato di montagne di rifiuti industriali. Dopo sedici anni, 9 commissari e 121 milioni di euro stanziati, la bonifica è ancora in alto mare.

La difficile trattativa con Bruxelles Quante sono e dove stanno le aree a rischio sanitario Il caso di Crotone, diventato emergenza, è solo uno fra migliaia: l’Ispra ne ha contati 12.482. Siti potenzialmente contaminati, distribuiti su tutto il Paese, con un record di 3.733 casi in Lombardia. Mentre i siti in cui l’inquinamento è stato considerato talmente grave da comportare un elevato rischio sanitario, e per questo definiti «di Interesse Nazionale» (Sin), sono 58. L’interesse, a partire dal 1998, era quello di bonificarli. Oggi per la maggior parte resta ancora da capire la portata della contaminazione. Parliamo di aree industriali dismesse, in attività, aree che sono state oggetto in passato di incidenti con rilascio di inquinanti chimici, e aree in cui sono stati ammassati o interrati rifiuti pericolosi. Alle procedure di bonifica inizialmente doveva pensare lo Stato, dal 2012, 17 siti sono passati in carico alle Regioni. «Pensiamo a un fondo unico ambientale per sostenere le bonifiche», ha dichiarato qualche mese fa il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. Il suo predecessore, Gian Luca Galletti, aveva già riferito in un intervento al Senato, il 19 gennaio 2017, di circa 2 miliardi di euro stanziati «dal mio Ministero a favore delle Regioni, dei Commissari delegati e delle Province Autonome di Trento e Bolzano». Finora la somma dei finanziamenti totalizza 3.148.685.458 euro. A fronte di questa spesa, «emerge l’estrema lentezza, se non la stasi, delle procedure attinenti alla bonifica dei Sin», scrive, qualche mese fa, la Commissione Parlamentare di Inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. – Articolo completo su FONTE CONTINUA A LEGGERE >> Dal momento che sei qui…. … abbiamo un piccolo favore da chiedere. Scegliere di mantenere gratuito l’accesso a un SITO di informazioni come Lonesto.it significa dover contare anche sulla pubblicità: questa è la ragione per cui vedi tanti annunci. Se vuoi contribuire a migliorare il nostro giornale, basta davvero poco. Quindi Se tu e tutti coloro che stanno leggendo questo avviso donaste 5€, potremmo permetterci di far crescere lonesto.it negli anni a venire senza pubblicità.

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